[Fan Fiction] Struggle Through Life Capitolo 8 Coccole e Lasagne

Il giorno seguente Charlie aveva il turno serale, dalle 18 alle 24, e Bella invitò Edward a casa sua. Alle 19:00 il ragazzo si presentò alla sua porta con un paio di dvd, notò subito il buon odore proveniente dalla cucina, Bella aveva preparato le lasagne e stavano cuocendo in forno.

Scelsero un film da guardare nell’attesa; sul divano lei si raggomitolò appoggiata a lui, e dopo l’iniziale sorpresa, Ed stese sopra di loro la coperta che era poggiata sullo schienale e le mise un braccio attorno alle spalle. Non era abituato a questo tipo di vicinanza ma si rese conto che non gli dispiaceva affatto.

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Edward si fermò a metà della terza porzione di lasagna dichiarando contento:

“Sono sazio. Devo aver sovrastimato la capienza del mio stomaco riguardo alla terza porzione”.

Bella sorrise finendo la metà della sua seconda porzione, lui proseguì: “Dove hai imparato a cucinare? Mia madre se la cava, ma non ho mai assaggiato nulla di così buono”.

“Ho imparato da sola, altrimenti io e mia madre non dico saremmo morte di fame, ma quasi”. Rispose lei scherzosa e bevve l’ultimo sorso di latte.

“Dovrò dire a mamma di preparare cibo italiano più spesso”.

“Sai che per un italiano sarebbe assurdo bere latte a cena, insieme ad una pietanza del genere?” chiese Bella indicando i loro bicchieri.

“E cos’altro sai sull’Italia, mia Bella?”

Nonostante il tono scherzoso di Edward, lei arrossì: “So che sai cosa significa quello che hai appena detto”.

Il ragazzo annuì e lei lo baciò dolcemente, dopo un attimo si alzò per sparecchiare:

“Devo lavare questi o Charlie vedrà che abbiamo mangiato in due”.

“Davvero pensi che ci farebbe caso?”

“E’ un poliziotto, è abituato a notare gli indizi…” Rispose lei, come se la cosa fosse ovvia.

“Ti aiuto”. Si offrì Edward.

“Io lavo, tu asciughi”. Stabilì lei, indicando prima verso sé stessa e poi verso di lui.

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Erano andati al piano di sopra e Bella si scusò per andare in bagno, quando entrò in camera sua vide Edward sdraiato di traverso sul letto, i piedi fuori dal bordo e gli occhi chiusi.

“Devo averti dato troppo da mangiare, non è che ti addormenti?”

Lui mugugnò un no, poi aprì gli occhi: “Stavo solo verificando se il tuo letto è comodo quanto il mio”.

“Lo è?”

“E’ quasi meglio direi. Fra il cibo e il letto, potrei anche decidere di accamparmi qui!”

“Non hai detto nulla riguardo la compagnia”.

“Quella è la parte migliore”. Lui si sollevò, e si mise seduto, lei si sedette dalla parte opposta, ma comunque molto vicina.

“Non vuoi ispezionare la stanza per vendicarti?”

“Nah, ho già frugato fra la tua biancheria intima mentre non c’eri…” Sembrava quasi serio, forse lo era. Bella gli diede un finto pugno sulla spalla.

Il ragazzo si distese di fianco, guidando anche lei nel fare lo stesso: “Stavolta niente interruzioni mentre ci baciamo”.

“Decisamente”. Concordò lei.

Presto Bella si ritrovò con il respiro corto, Edward le piaceva moltissimo e non poteva fare a meno di toccarlo, per l’ennesima volta gli intrecciò le dita fra i capelli, rendendoli ancora più disordinati, poi scivolò una mano sotto la sua camicia, grata che la portasse fuori dai pantaloni. Lui la imitò, toccandole la schiena sotto il maglione, ma si fermò non appena raggiunse il reggiseno; la voleva tantissimo, ma immaginava fosse ancora presto per lei e non intendeva mettere a repentaglio la loro storia facendo qualcosa di avventato. Quando sentì la sua mano fermarsi Bella si fermò a sua volta e lo guardò incerta, lui la tolse dal dubbio: “Riprendiamo un po’ fiato, ok?”

Lei fu d’accordo e stettero semplicemente abbracciati per molto tempo. Edward, fra le braccia di quella piccola ragazza sentì un senso di sicurezza e serenità che non riusciva a ricordare di aver mai provato prima, ma entrambi non poterono fare a meno di pensare al momento in cui avrebbero dovuto separarsi, quando lei sarebbe tornata a Phoenix.

Poco dopo le undici, Bella accompagnò Edward alla porta e, dopo un ultimo bacio, gli raccomandò di stare attento mentre rientrava.

“Siamo a Forks, hai presente? Cosa vuoi che mi succeda?”

Lei fece una smorfia e scrollò le spalle, lui l’abbracciò e si augurarono buonanotte.

Prima che Bella andasse a dormire ricevette un SMS:

“Sono a casa sano e salvo, fai sogni d’oro Isabella”.

Quel semplice gesto da parte di Edward la rese felice molto più del lecito.

**

Il giorno seguente Charlie, mentre frugava in frigorifero, si rivolse alla figlia: “Hai cucinato le lasagne?”

“Si papà, ieri ho avuto tempo, così…”

“Fantastico Bells, non vedo l’ora di assaggiarle! Dovevi avere molto appetito ieri sera…”

“Mmm… si. Perché?”

“Mancheranno almeno quattro porzioni!”

“Che dici papà? Come avrei potuto mangiare così tanto? Ho usato la teglia più piccola”. Rispose lei, cercando di essere disinvolta, mentre pensava: “Lo sapevo! Dannato fiuto per le indagini!”


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