[Fan Fiction] Tidus&Yuna together 4ever: Capitolo 8

Guarda piccola, si baciano”
“Zitto stupido. Ci scoprono”. Gippal e Rikku erano nascosti dietro un arbusto e spiavano in silenzio Tidus e Yuna. Nel vederli Rikku si girò verso il suo ragazzo “E baciami anche tu stupido, a che aspetti?” gli disse con un risolino
“Basta chiedere” rispose Gippal e le diede un dolcissimo bacio, che durò alcuni minuti.

Paine era lì con loro due dietro l’arbusto, osservava la scena. Da una parte Yuna e Tidus in quel laghetto, dall’altra Rikku e Gippal vicino a lei. Ogni coppia si dava baci appassionati. Lei invece non aveva nessuno a cui dare baci, era la sola senza un ragazzo. Le venne da piangere ma si trattenne, si chiedeva continuamente se sarebbe rimasta single a vita. “No” si disse da sola, i due vicino a lei l’avevano sentita “-No- cosa?” domandò Rikku. Paine senza risponderle uscì dal suo nascondiglio ben attenta a non farsi scoprire da Tidus e Yuna. Con passo deciso andò verso il posto dove prima Gippal aveva portato tutti gli amici invitati, si fermò quando raggiunse la folla che stava accendendo i fuochi artificiali uno alla volta. Si mise a cercare qualcuno con lo sguardo ma era difficile trovarlo in mezzo a tutte quelle persone. Quel qualcuno però le era dietro e le parlò prendendola di sorpresa “Paine, ciao. E’ passata una vita dall’ultima volta che ci siamo visti” “Baralai, c-ciao. E già, non ci vediamo da un anno”
“Come ti vanno le cose?”
“Sì… sì va tutto bene. Ora vivo a Besaid con Yuna, Rikku e i loro ragazzi”
“Sì ho sentito che ora con loro due hai formato una popband. Una bella trovata”
“Tu invece? Sei ancora pretore a Bevelle?”
“Lo ero fino a 6 mesi fa ma ho deciso di mollare”, Paine era allibita “oltretutto non vivo più a Bevelle, mi sono trasferito a Kilika”
“Ma… ma perchè hai lasciato il posto di pretore?”
“Beh vedi, tutti i capoccia che erano per NeoYevon sono solo dei maledetti corrotti, vogliono solo potere. Non ho la benchè minima intenzione di stare in mezzo a loro”. Paine voleva che non smettessero di parlare ma non sapeva che altro dirgli, poi si fece avanti “Ehm, senti….”
“Che c’è Paine?”
“Che ne dici se… se facciamo una passeggiata nel bosco?”.
Baralai rimase sospreso dalla sua proposta “Tu chi saresti, della vera Paine che ne hai fatto?” scherzò ed entrambi si misero a ridere per la battuta. “La fredda e glaciale Paine che conosco non me l’avrebbe mai fatta una proposta così”
“Sì però… però ogni tanto ci vuole un cambiamento, non credi?”
“Allora dico che è meglio approfittarne. Questi cambiamenti capitano molto di rado con te. Dunque, facciamo questa passeggiata” così i due si allontanarono dai loro amici che ancora si divertivano a lanciare i fuochi artificiali (Gippal aveva un pò esagerato con la quantità!) e si diressero da un’altra parte del bosco. A momenti a Paine sembrava che le sue gambe le avrebbero ceduto per l’emozione: era da sola con il ragazzo che tanto le piaceva e per di più nel posto più romantico di tutta Spira.

Camminarono insieme per un quarto d’ora senza dirsi una parola, solo allora si accorsero che i fuochi artificiali di Gippal erano finalmente finiti. “Sembra che finalmente abbiano finito” prese il discorso Paine
“Meglio così. A me piace il silenzio che c’è di notte, ti dà un tale senso di tranquillità”
“E’ vero” aggiunse lei ma non seppe più che altro dire e si malediva nella mente “Accidenti a me, perchè non so mai che discorsi prendere quando ne ho bisogno?” poi in un attimo le venne in mente qualcosa su cui parlare “Dì un pò, tu sapevi che i ragazzi avevano in mente di fare questa festa?”
“Ebbene sì, è inutile nasconderlo. Tidus e Gippal mi hanno detto che tu, Rikku e Lulu non dovevate saperne niente”
“Che cosa? Perchè solo noi tre? Non hanno idea quegli stupidi di quanto erano preoccupate per loro le ragazze ?”
“Rilassati, non c’era niente di cui preoccuparsi. Cosa credevate che sarebbe successo?”
“Ma non lo so… ma perchè noi tre dovevamo essere all’oscuro?”
“Non è ovvio? Non sareste andate subito a dirlo a Yuna?”
“Ma no. Le avremmo rovinato questa sorpresa bellissima secondo te?”
“Beh, i ragazzi avranno pensato che voi donne tra voi siete un pò troppo pettegole”
“Ehi! Ritira subito!”
“Scordatelo. Non ritiro mai quello che dico”, così Paine cominciò per gioco ad assalire Baralai e i due ingaggiarono una lotta. Poi Paine cadde a terra e si aggrappò al vestito di Baralai facendo cadere anche lui. Alla fine la situazione era alquanto imbarazzante: Baralai a terra di schiena e Paine sopra di lui, le loro facce erano tremendamente vicine. “Quanto è bello” pensò Paine, sentiva il forte bisogno di accarezzare quel volto, avvicinarsi ancora di più e baciarlo. Quanto desiderava farlo. Invece non se la sentì di farlo, qualcosa che aveva dentro la costringeva a bloccarsi. Però con sua enorme sorpresa fu il ragazzo ad alzare la mano e a farla scivolare delicatamente sul suo volto, a Paine si mozzò il fiato in gola “Oddio… mi sta accarezzando!!! Però… è così dolce…” pensava. Finalmente si decise a lasciarsi andare e posò la sua mano su quella di Baralai, chiuse per qualche attimo gli occhi,completamente in balia della meravigliosa sensazione che le lasciava quella carezza. Finchè aveva gli occhi chiusi sperò con tutta l’anima che riaprendoli non si fosse accorta che quello altro non fosse che un sogno bellissimo. Li riaprì. Lui era ancora lì a terra davanti a lei, la stava ancora accarezzando. Quello che prima lei non aveva avuto il coraggio di fare ora lo stava facendo lui e ci mancava solo che la baciasse, questo desiderava Paine. Doveva esistere davvero un Dio per quella ragazza, perchè Baralai si tirò su con la schiena rimanendo seduto, e si sedette anche lei. Poi lui lentamente si avvicinò al suo volto. Il cuore della ragazza batteva come una furia, sembravava che da un momento all’altro sarebbe saltato fuori dal petto. Lei però sapeva di voler cedere e sentiva anche che se qualcuno sarebbe venuto lì proprio ora e li avesse interrotti avrebbe rimpianto quell’occasione per il resto dell’eternità. Ma alla fine accadde: le labbra di Baralai raggiunsero quelle di Paine e le baciarono, “E’… è tutto vero, non è un sogno. Mi sta dando un bacio”. Dapprima lei rimase immobile, non muoveva un muscolo. Adesso invece lui si era staccato da lei, in attesa di una reazione che non tardò ad arrivare. Paine ributtò a terra Baralai nel baciarlo e lo fece con ardore, poi si staccò da lui e gli mostrò un largo sorriso a trentadue denti. Felice di sapere che lei ricambiava quel sentimento, anche il ragazzo sorrise e la abbracciò forte. “Beh, alla fine ho vinto la scommessa con Gippal” disse lui. “Scommessa?” pensò Paine. Il sorriso le sparì dal volto e guardò allibita Baralai. Tutta quella sceneggiata era stata solo una stupida scommessa fra lui e il suo amico? Vedendo la sua espressione il ragazzo la rassicurò “Rilassati, guarda che sto scherzando”
“Scemo. E ti sembrano scherzi da fare?”
“Però stai ridendo”. Effettivamente Paine dopo che lui l’aveva rassicurata sentì un gran sollievo e poi le venne da ridere. Baciò ancora il suo nuovo ragazzo.


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