“No, perchè? Torna a letto tu, invece, che magari ci divertiamo”
“Razza di… maniaco pervertito!” disse lei ridendo, e gli saltò addosso prendendolo a cuscinate ma dopo essere stato al gioco Gippal ribattè “Spiacente baby, ora attacco io” e la prese da sotto le braccia immobilizzandola. “Ahhh!!! Basta, basta mi arrendo!!! Ehi, che fai?! No, il solletico no. Selvaggio!!”, infatti Gippal aveva cominciato a farle il solletico sui fianchi.
“Ora, bellezza mia, dovrai subire la mia ira, ah ah ah!” scherzò Gippal imitando una voce cavernosa “B-basta! Ho detto che mi arrendo, dai lasciami!”
Gippal smise di torturarla e l’abbracciò forte, “Ah, adoro questo ragazzo” pensò Rikku. Gli diede un bacio veloce e disse “Su, ora alzati. E non rimetterti a dormire”. Sapendo quanto fosse stato inutile resistere, Gippal si alzò dal letto e le rispose “Sì sì va bene, tanto comandi tu” ed entrambi si rivestirono. Lui e Rikku stavano insieme da 8 mesi ormai e insieme si erano trasferiti anche loro a Besaid, dove avevano una casa tutta per loro. Gippal era ancora il capo degli Automisti, il gruppo di Albhed che costruiva automi e conduceva scavi nel deserto di Bikanel; prima lavoravano al tempio di Djose poi si erano trasferiti nel tempio di Besaid. Rikku invece non era più una cacciasfere dei Gabbiani, anzi i Gabbiani stessi si erano sciolti visto che ormai avevano raggiunto il loro obiettivo principale, che era il ritrovamento di Tidus.; ora lei era una popstar con Yuna e Paine e il loro gruppo riscuoteva davvero molto successo su tutta Spira. Ma quel giorno era libero sia per lei che per Gippal, così quest’ultimo pensò a come rendere quella giornata un pò movimentata. Si rivolse a Rikku “Che ne dici di passare la mattinata al mare?”. “Sì sì dai! Voglio andare in spiaggia!” rispose entusiasta Rikku. Certo, loro vivevano in un villaggio vicino alla spiaggia, ma a lei il mare piaceva davvero molto e con i suoi continui impegni di lavoro era ormai diventato impossibile farsi una nuotata. Baciò Gippal con passione e gli disse “Grazie amore. Ti amo tanto”
“Solo < tanto >? Così mi deludi, eh!” scherzò lui
“Accidenti a te, sei incontentabile però” e Rikku lo baciò di nuovo. “Guarda, si è svegliata anche Yunie. Facciamo venire anche lei e Tidus?” supplicò Rikku che aveva visto Yuna uscire da casa.
“Uff… speravo che andassimo noi due da soli”
“Eddaaai. Insieme ci divertiamo di più no?”, Gippal però non sembrava molto convinto finchè Rikku non cominciò a fargli gli occhietti dolci accompagnati da “Fallo per me”. Quella faccia divertiva Gippal e lo convinceva sempre a cedere alle richieste di Rikku “Oh, e va bene andiamo tutti insieme”
“Grazie, sei un tesoro” disse lei dandogli un bacio sulla guancia “allora io vado da lei a dirglielo, tu intanto preparati”. Neanche il tempo di finire la frase che lei era già fuori casa. “Accidenti, quanto amo quella ragazza”. Anche Tidus si era vestito ed era uscito fuori con Yuna, la abbracciò da dietro e le sussurrò nell’orecchio “Dunque, cosa ti va di fare in una mattinata bella come questa?”
“Beh non so, non ho idee particolari”
“Yunie! Yunie!”. Da lontano Rikku correva verso di loro e chiamava Yuna a gran voce.
“Ciao Rikku. Come ti vanno le cose?” la salutò Tidus.
“Sì sì, tutto bene. Ehi ragazzi, io e Gippal volevamo andare giù in spiaggia. Volete venire con noi?”
“Gippal? Oggi non lavora?”
“No, lui e gli Automisti si sono presi qualche giorno di vacanza. Allora venite?”
“Per me è ok”.
“Grande. Tu che dici Tidus?”
“E’ una bella idea. Io e Yuna ci andiamo a preparare”
“Quale bella idea? “, Paine era alle loro spalle. I suoi capelli erano sempre mossi e tinti di grigio-chiaro, e come sempre vestiva provocantemente dark.
“Oh ciao Paine” salutò Rikku “noi 3 e Gippal stavamo per andare giù in spiaggia. Tu vuoi venire?”
“Beh ok. Mi cambio e sono pronta”
“Stuuupendo. Allora fra 10 minuti ci rivediamo qua fuori” programmò Rikku e si precipitò a casa sua a cambiarsi.
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