The Legend of Spyro: L’Alba del Drago – Capitolo 7: La diga, Operazione di sabotaggio

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In questa sezione analizzeremo tutte le tappe indispensabili per portare al termine il titolo The legend of Spyro, l’Alba del Drago.

 

Comunque sia non ci limiteremo a darvi solo informazioni su come completare il gioco, ma vi guideremo anche attraverso le sezioni della Guida (a fianco) per riuscire in questa nostra avventura, in modo da risolvere al meglio gli enigmi di cui il gioco è costellato e da sconfiggere i potenti ed agguerriti nemici che lo popolano.

Parte I: Le cateratte

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Questo capitolo, come il secondo, costituisce una parentesi di transizione prima dell’impegnativo capitolo ottavo. Tuttavia, esso è ricco di sorprese e di colpi di scena, nonché di ricchi bottini quali cristalli dello spirito ed armature.

 

In questo frangente i nostri draghi avranno la capacità di migliorare e regolare la potenza dei loro elementi in virtù della successiva parte del gioco, che li avvicina all’epilogo della vicenda e, di conseguenza, ai tre capitoli più impegnativi. Dopo la cut scene iniziale, in cui una geniale trovata di Cinerea dovrà essere messa in pratica, vi ritroverete immediatamente nei pressi della diga (alla sua base), che è costituita da due meccanismi, collocati su quelle che appaiono come zampe di drago e che hanno il preciso scopo di aprire le cateratte secondarie della diga.

cateratta_inferioreIn primo luogo, vedetevela con una serie di draghi rossi (ovviamente non sono vostri alleati), i quali vi impegneranno in una piccola battaglia aerea. Per sconfiggerli vi basterà avvalervi del fuoco di Spyro o dell’attacco paura di Cinerea; non sono molti e non sono troppo forti, in tutto e per tutto analoghi a quelli affrontati nella Valle di Avalar, ma abituatevi alla loro presenza, fastidiosa, che ritroverete spesso da qui in poi nella vostra avventura. A questo punto, prima di dedicarvi al completamento della missione, dinnanzi a voi potrete facilmente rilevare la presenza di un cristallo azzurro dello spirito. Ora, mantenendovi con la base della diga in posizione frontale rispetto a voi, dirigetevi alla vostra destra, superando quindi quella che costituisce la zampa del drago, sopra alla quale vi è il meccanismo che permette all’acqua di fuoriuscire. Spingetevi oltre di esso, sempre procedendo verso destra, sino alla parete di fondo, ove non dovrebbe essere troppo difficile per voi individuare un cancello. Salite sulla piattaforma, valicatelo, impiegando l’attacco sotterraneo ombra di Cinerea, ed abbassate la leva ivi presente per aprire il meccanismo e consentire ad entrambi i draghi di accedervi. All’interno dell’anfratto troverete, oltre alla leva, anche un cristallo per ripristinare la salute dei vostri due draghi e dell’adamantite. Equipaggiate a questo punto uno dei due draghi con la medesima e preparatevi ad impiegare i rampicanti e la corsa sui muri che costituiscono la struttura. Dopo aver utilizzato una pianta rampicante che cresce nei pressi del cancello, con un piccolo salto raggiungete una piattaforma di legno grazie alla quale potrete facilmente impegnarvi nella successiva salita. In questo modo vi ritroverete proprio sopra al meccanismo, non vi resta che compiere un piccolo volo e scendere, quindi porre l’adamantite all’interno dell’alloggiamento, con la finalità di sentire lo scoccare ligneo dei blocchi di sicurezza che si aprono. Non sarà così facile, comunque, permettere ai draghi di liberare l’acqua aprendo la prima cateratta. A rompervi le uova nel paniere vi saranno, infatti, nuovamente alcuni di quei draghi rossi che già vi hanno contrastati in precedenza: la strategia resta la medesima, con la sola differenza che qui, visto che non vi trovate sul pelo dell’acqua, anche le combo a terra, se riuscite ad intercettare i nemici, vanno benissimo.

Dopo esservi liberati dei seccatori, avvicinatevi al meccanismo, costituito da una struttura lignea pressoché esagonale ed aggettante, quindi lasciate che uno dei due draghi si aggrappi ad essa, prendete il controllo dell’altro e spingetelo in avanti, in volo o camminando, proprio come quando dovevate trascinare la zattera nella Valle di Avalar. Continuate ad avanzare finché non riuscirete a trascinare il dispositivo nei suoi alloggiamenti. A questo punto una cut-scene vi avvertirà che la prima cataratta è stata aperta ed il livello dell’acqua, a vostro vantaggio, salirà.

Spiegazione! Grazie al meccanismo che avete appena sbloccato, il livello dell’acqua contenuto all’interno del canyon aumenterà sensibilmente e questo vi permetterà di raggiungere, diregendo il vostro volo verso la porzione sinistra della diga, un cristallo magico verde, situato su di una palafitta prima inaccessibile. Dietro ad un cancello, invece, in tutto e per tutto simile a quello che avete aperto precedentemente avvalendovi dell’attacco sotterraneo ombra di Cinerea, troverete un cristallo della vita rosso. Allo stesso modo, sempre sfruttando il livello dell’acqua in salita, questa volta sul lato destro della diga troverete una struttura di legno, in tutto e per tutto simile ad una palafitta, a voi raggiungibile tramite i soliti rampicanti. Una volta raggiunta la cima non dovrebbe essere difficile per voi rintracciare uno scrigno contenente un’armatura (coda per Spyro che, in quanto completa e se equipaggiata, garantisce l’insensibilità del vostro drago.

Per recuperare l’adamantite ed aprire la seconda cateratta, è necessario che ritorniate al deposito ove avete prelevato il primo blocco; equipaggiate uno dei due draghi con la medesima e dirigete il vostro volo a sinistra, fino a raggiungere la parete di roccia che costituisce la zampa (sempre) sinistra del drago di pietra (mantenendovi con esso di fronte). Non dovrebbe essere troppo difficile per voi notare la presenza di una serie di rampicanti e di una piattaforma in legno, che potrete impiegare per la vostra ascesa al meccanismo. Il funzionamento del medesimo è analogo in tutto e per tutto a quello precedente: basterà, infatti, porre l’adamatite sul suo alloggiamento per sbloccarlo e, conseguentemente, sconfiggere un paio di molesti draghi rossi venuti appositamente per rompervi le uova nel paniere.

Nota! In questo capitolo è anche possibile non faticare troppo tra rampicanti e piattaforme per portare l’adamantite a destinazione, ovvero negli alloggiamenti. In che modo? La struttura della diga, come detto in precedenza, è costituita da due zampe (di drago) che affondano nell’acqua. La struttura medesima delle zampe ha una forma curva, una specie di arco insomma. Con l’adamantite equipaggiata provate, compiendo piccoli salti, ad intraprendere il percorso; in questo modo, se sarete abbastanza abili ed accorti da non far scivolare il vostro drago in itinere, risparmierete tempo e fatica.

“E non è tutto, dobbiamo far uscire l’acqua, tutta insieme!”
Cinerea

Dopo aver portato a termine il vostro compito e, ci immaginiamo, nella maniera più egregia possibile, dirigetevi al centro della diga, sullo spiazzo con alcuni materiali di stoccaggio e varcate l’arco per raggiungere la porzione interna della diga, con un meccanismo costituito da due ruote dentate. Avvicinatevi ad esse ed azionatele, quindi prendete come riferimento l’arco che costituisce la porta e salite, sino a superarlo. A questo punto, arrestate momentaneamente la vostra ascesa, staccatevi dal meccanismo e percorrete la struttura lignea che state impiegando come ascensore. Se avete agito correttamente, riuscirete a rinvenire in un anfratto la presenza di ben due cristalli azzurri dello spirito; una volta infranti i medesimi, continuate la vostra ascesa fino a raggiungere un piccolo anfratto per lo stoccaggio dei materiali ed un punto di salvataggio.

Parte II: Il collasso della diga

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Dopo il salvataggio impiegate la corsa sui muri per raggiungere lo spiazzo all’aperto. Questa piazzola verrà da noi indicata, per ragioni di praticità, come piazzola dell’armatura. Non rilassatevi troppo, comunque; preparatevi, invece, allo scontro con un piccolo boss di livello tutt’altro che simpatico.

 

Boss: Troll verde con mazza ferrata

troll_con_clavaStrategia: A questo simpatico amico al quale non potete sfuggire, visto che vi sono precluse tutte le vie di uscita, si affiancheranno due nemici provvisti di armi a gittata, i quali vi infastidiranno ( e non poco ) con i loro dardi. Cercate di arginare il game over, per quanto possibile, ripristinando le vostre energie con i cristalli rossi e verdi presenti in location. Eliminate, in primo luogo, i soldati. L’ombra di Cinerea (attacco elementale) in questo caso si rivelerà determinante. Dopo, concentratevi solo ed esclusivamente sul troll. Potrete impiegare una delle tre semplici strategie che vi forniamo qui di seguito: la prima consiste nell’impiego del soffio furia, qualora la barra nella porzione superiore dello schermo sia viola e lampeggi(in men che non si dica il troll finirà al tappeto); in secondo luogo impiegate gli attacchi elementali quali elettricità, ghiaccio o veleno da intervallare a combo a terra; state comunque attenti ai movimenti del troll, che nonostante la mole è piuttosto agile e potrebbe finire per travolgervi; la vostra ultima chance, in caso siate a corto di mana, prevede che impieghiate combo aeree e, se siete nella modalità giocatore singolo, provate ad intervallare gli attacchi passando da un drago all’altro, in modo da disorientare il nemico, quindi impiegate la paura di Cinerea per rallentarlo, visto che è un attacco elementale che, oggettivamente, consuma poco mana. Una doverosa nota è da fare in merito allo scudo del troll: quando viene alzato, infatti, per i vostri due draghi gli attacchi frontali (combo a terra e non) si riveleranno inefficaci. Cercate, perciò, di aggirare il nemico, oppure di schivare e di portarvi in posizione laterale rispetto al medesimo, per continuare ad ingaggiare la battaglia.

Sconfitto il troll, come premio per questa battaglia otterrete, aprendo l’apposito scrigno, i bracciali della corazza nera di Cinerea. Proseguendo lungo il corridoio che vi condurrà a quella che noi definiremo, per convenzione, la piazzola del cristallo della vita, vi imbatterete in un paio di soldati, che potrete facilmente sconfiggere avvalendovi degli attacchi elementali di Cinerea. Prestate attenzione, comunque, ad un avvenimento significativo: dopo aver sconfitto il primo soldato, infatti, l’altro tenterà di sorprendervi alle spalle. Sconfitti costoro, addentratevi nella piazzola, per vedervela con altri tre soldati, attendete che siano raggruppati tutti in un punto, quindi attivate l’attacco sotterraneo ombra di Cinerea per immobilizzarli e rallentarli. Finiteli poi con una combo aerea o attendete che rovinino al suolo per poi massacrarli come meglio preferite.

Nota! Nella piazzola, oltre al solito cancello, rinvenite un cristallo della vita rossoe non dimenticatevi di infrangere alcune anfore e casse ivi presenti.

Ora, prima di dedicarvi alla scalata e all’apertura della cataratta principale (avrete bisogno di due blocchi di adamantite), esplorate i dintorni. In primo luogo noterete una vasta parete di rampicanti, prossima al corridoio ove siete stati vittima dell’agguato. Impegnatevi nell’ascesa per raggiungere uno spiazzo, che per convenzione chiameremo piazzola del cristallo magico, per rinvenire un cristallo azzurro dello spirito. Nelle vicinanze vi è anche una parete rocciosa analoga a quella che avete visto nelle rovine di Belligera. Utilizzate Cinerea per salire i rampicanti, posizionatevi quindi sopra l’arco da abbattere, più o meno sulla chiave di volta. A questo punto, senza staccarvi dai rampicanti, passate a Spyro, selezionate l’elemento terra ed attivate l’attacco elementale, quindi premete e rilasciate il tasto di attacco debole un paio di volte per abbattere il muro e per rinvenire un cristallo magico verde. Risalendo la medesima parete di roccia vi ritroverete ad affrontare un nemico d’élite, contro il quale potrete adottare la seguente strategia.

Boss: Soldato con balestra (nemico d’élite)

nemico_elite_soldatoStrategia: Si tratta di un soldato armato di balestra, molto agile. Non impiegate perciò combo aeree che, in fase di caricamento, sono piuttosto lente e non fatevi scoraggiare dalla posizione privilegiata che talvolta il nemico assume. Parate e schivate spesso, muovendovi preferibilmente da destra verso sinistra, stando comunque attenti a non cadere al terrazzamento. La debolezza elemenale di questo avversario è l’ombra di Cinerea, ovvero il suo attacco sotterraneo. Cercate di mandare a segno il colpo, nonostante la notevole agilità de nemico, in modo da distruggere la maschera che lo rende invulnerabile. Per fare ciò sarà sufficiente, senza un eccessivo dispendio di mana, attaccare l’elituario da diverse angolazioni (a lato, poi di fronte, poi dietro), in modo da evitare nel contempo le sue mosse offensive.

Risalite ora i rampicanti e seguitene il decorso per raggiungere la sommità della diga ed il meccanismo di chiusura, nonché un cristallo azzurro dello spirito. Detto questo, rinvenite l’adamantite presso l’arco di pietra della piazzola del cristallo magico verde.

Il percorso da seguire: salite tramite la parete di rampicanti, tornate quindi allo spiazzo ove avete trovato il nemico di élite, proseguite seguendo il decorso dei rampicanti ed avvaletevi di un piccolo salto per spostarvi dalla parete attuale ad una a voi prossima, caratterizzata da un pilastro aggettante. Raggiunto il meccanismo, posate l’adamantite sul suo alloggiamento. Il secondo blocco di adamantite si può recuperate tornando alla piazzola del cristallo rosso della vita, sulla parete di fondo. Vicino al materiale da imballaggio vi sono dei rampicanti: salendo sui medesimi, in una loggia, rinverrete l’adamantite. Equipaggiate un drago con la medesima. Il percorso da seguire è lo stesso per l’esplorazione, ma ve n’è anche uno alternativo in caso non ve la sentiate di imbattervi nel nemico d’élite e di sconfiggerlo. Ve ne forniamo volentieri gli estremi:

  •  Risalite i rampicanti presso la piazzola del cristallo della vita.
  •  A circa metà scalata, staccatevi dalla parete con un salto alla vostra destra.
  •  Utilizzate l’abbondante quantità di rampicanti per ascendere e raggiungere la sommità della diga (attenzione: in questa location dovrete vedervela con una serie di soldati); non è necessario, comunque, che impieghiate solo i comandi della scalata tramite rampicanti ma anche la corsa sui muri ed una serie di salti collegati andranno bene.

sommita_digaA questo punto posate l’adamantite nel suo apposito alloggiamento; preparatevi a sconfiggere alcuni soldati adesso, armati come i precedenti, di balestre. Attendete che siano tutti insieme per scatenare l’ombra di Cinerea, immobilizzateli in aria e poi finiteli, appena toccano terra, con una bella combo. Adesso, come per le cateratte in basso, lasciate che uno dei due draghi si aggrappi al meccanismo mentre l’altro lo trascina. Fatto questo, partirà una cut-scene al termine della quale ve la dovrete vedere con il capitolo più impegnativo dell’intero gioco: quello inerente al distruttore.

finale
Congratulazioni! Avete completato anche il settimo capitolo della Leggenda di Spyro, preparatevi al meglio per proseguire l’avventura nel prossimo capitolo. ^^

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