da Zak » 17/05/2013, 21:41
C'è moooolto da dilungarsi al riguardo.
Prima di tutto vorrei dire che il metodo per giudicare un gioco lo divide in tre aspetti principali:
- Grafica
- Trama
- Gameplay
GRAFICA
Per quanto riguarda la grafica, le opinioni sono contrastanti: i retrogamers la giudicano solo un modo per accalappiare giocatori improbabili, i nuovi videogiocatori invece tendenzialmente vedono in essa un indice di qualità nel gioco stesso, ma in realtà si tratta di una via di mezzo. E' un elemento importante, che però non deve essere motivo di scelta tra un gioco e un altro. Ad esempio:
Final Fantasy VII per i nostri tempi ha una grafica orrenda, non ho paura a dirlo, decisamente improponibile ad un ragazzino abituato alle sequenze quasi cinematografiche di Final Fantasy XIII, però al tempo, si parla del 1997 (avevo un anno XD) era veramente qualcosa di eccezionale, di una rara complessità.
Io ho giocato a Final Fantasy VII molte volte, addirittura l'ho finito 3 volte al 100% per un totale di 600 ore circa (record battuto solo da FFIX, 7 volte al 100% per 1000 e più ore), e l'ho adorato, veramente mi ha colpito. Final Fantasy VIII, invece, l'ho iniziato ma abbandonato alla fine del primo CD, poiché la grafica veramente rovina tutto. E' uscita male, non ha un'animazione fluida, non ha dei modelli definiti, insomma fa abbastanza schifo, preferisco quella di FFVII (originale ovviamente, non Crisis Core, è un'altra storia quello).
Una volta comprata la PS3, ho giocato a FFXIII e posso dire che veramente ho apprezzato la grafica, mi ha reso il gioco più scorrevole, anche se ha perso qualità in fatto di trama e gameplay.
Perciò, in definitiva, la grafica è da apprezzare, ma solo in un secondo momento bisogna darle effettiva importanza, dopo aver valutato gameplay e trama.
GAMEPLAY
Il gameplay è ovviamente l'insieme dei sistemi di combattimento, esplorazione, dialogo e tutto ciò che non rientra in grafica e sceneggiatura di un videogioco, la parte "viva" insomma, quella giocata.
Il gameplay è assolutamente essenziale che sia scorrevole e non noioso, deve avere meccanismi intuitivi ma al contempo complessi per rendere più avvincente il gioco.
Un esempio di gameplay ben fatto è senz'altro DmC, il nuovo Devil May Cry, in cui i meccanismi di gioco e combattimento sono ben integrati con i comandi del joystick in modo da non avere funzioni di lenta esecuzione, tutto si può fare velocemente. Un esempio, invece, di gameplay fatto male (ce ne sono tanti) è Final Fantasy XII, in cui il combattimento libero senza turni è mediato da un'assurda finestrella comandi, impensabile fuori dalla tradizionale battaglia a turni di FF. Infatti, durante il combattimento contro un nemico, si perde un sacco di tempo per entrare nelle varie sezioni e sottosezioni per selezionare specifiche magie o oggetti o invocazioni, portando dunque alla necessità di interrompere l'azione del gioco per scegliere con calma. E questa è una cosa che ho veramente odiato in FFXII.
Questa caratteristica è da considerare molto nell'acquisto di un videogame, in quanto decide del tutto la giocabilità di un gioco.
TRAMA
Ed eccoci alla parte più complessa di un gioco, la sceneggiatura.
In un gioco, oltre ad una bella grafica e ad un gameplay efficace, ci deve essere un trama che funzioni, e per far sì che funzioni ci vuole un filo conduttore, una vicenda, un nemico, dei compagni e degli obiettivi da raggiungere.
La storia più bella in un videogioco che io abbia mai giocato è quella di Final Fantasy IX, che ha anche il finale più epico e meraviglioso che abbia mai visto, mi ha lasciato a bocca aperta.
La trama di FFXII è sconclusionata, perde di significato più o meno una volta arrivati ad Archadia, quando si cominciano le missioni secondarie difficili, e dopo comincia a diventare sempre più scontata e infine ha un finale pessimo, anche perché lo sceneggiatore originale si era ammalato e un altro è subentrato al posto suo a completare l'opera.
Anche FFVII ha una bellissima storia, anche se il finale lascia un po' perplessi.
La trama è un altro aspetto fondamentale, che però può essere valutato solo dopo aver provato il gioco, ma è bene informarsi il più possibile.
Ora, i nuovi giochi puntano meno alla storia che alla grafica per una pura questione di guadagno, poiché sebbene sia dispendioso creare un gioco con una grafica buona piuttosto che con una buona trama, il target si amplia a ragazzini e uomini anche di 50 anni.
Si ha dunque un progressivo impoverimento di storia e gameplay, il primo perché non serve ad aumentare le vendite, ma solo a rendere il gioco più apprezzabile, e il secondo per rendere il gioco giocabile anche a gente inesperta (i cosiddetti "nabbi" che giocano solo a CoD perché si tratta solo di premere un pulsante e girare una levetta) e aumentare il target, e un miglioramento della grafica come specchietto per allodole, che attirano clienti nabbi desiderosi di sfogarsi su di un pulsante.
Nei vecchi giochi, invece, c'era la ricerca di un gioco più bello, che renda felice un giocatore come la lettura di un buon libro o la visione di un bel film, un gioco capace di "prendere" il giocatore fin nel profondo e di emozionarlo, anche a scapito della grafica e del character design.
Quindi, in definitiva, non esistono più i "giochi di una volta" perché la mentalità è cambiata, il modo di vedere il gaming è cambiato, e non tornerà come prima, anche se potrebbe anche migliorare.
Speriamo che migliori, con il tempo, che gli sviluppatori la smettano di creare giochi rapidi per fare soldi.
Infine, il tempo di produzione è calato sensibilmente dai vecchi giochi, infatti per creare un gioco come FFIX ci sono voluti più di due anni, mentre adesso basta qualche mese e un nuovo gioco è già pronto ad essere platinato in poche ore. FFIX ci ho messo 90 ore solo a finire la storia la prima volta (vabbeh che avevo 10 anni neanche XD), Final Fantasy XIII in quindici ore l'avevo finita -.-
I vecchi giochi non torneranno, ma qualcuno buono ancora ne uscirà ^^ (come Naruto Ultimate Ninja Storm 3, bellissimo)