Re: Final Fantasy Versus XIII e Fabula Nova Crystallis
Inviato: 28/05/2014, 2:56
Premetto che ho letto tutto il post, e non è stato facile a quest'ora di notte.
Quello che non mi piace di post così lunghi è che ci sarebbero taaaaaaaaaaanti quote da fare, e io non li farò, cerca di capire a quali parti mi riferisco.
Riconosco un personaggio umano da uno stereotipato, e ti assicuro che in FFXIII sono stereotipati, non basta dire "sembro tsundere ma non lo sono" per essere un personaggio umano.
Dire che FFXIII è il primo gioco in cui i personaggi pensano con la propria testa è un'affermazione decisamente troppo grande, non penso tu abbia avvertito il peso di quello che hai detto. "Riconosco personaggi del calibro di Vivi" significa non capire che in FFIX sono tutti del calibro di Vivi.
Farò un paragone diretto FFXIII-FFIX per farti capire meglio.
In FFXIII i personaggi litigano e fanno le checche per metà gioco, dopo la metà diventano improvvisamente tutti dei saggi condottieri che lottano per la libertà, solo perché hanno superato il loro "punto di svolta" in cui accettano la realtà; in FFIX, ogni personaggio ha una sua precisa missione, ognuno ha i suoi pregi e difetti, e non si limitano a "piacersi", alcuni si odiano o sono rivali (Steiner e Amarant odiano Jitan, Eiko odia Garnet), altri si piacciono dall'inizio (Garnet - Jitan, Jitan piace a Eiko, Freiya è amica di Jitan), e piano piano, senza "punto di svolta" ti accorgi che obtorto collo stanno cooperando per fermare Kuja.
In FFXIII i personaggi sono dei tipi uniti da un evento che devono salvare il mondo all'improvviso, molto originale devo dire, e non esiste assolutamente nessuna ulteriore caratterizzazione, "tizio odia tizio ma fanno pace" e amen, tutti da Orphan; in FFIX ogni personaggio rappresenta una paura insita nell'animo umano: Eiko è la paura della solitudine, Freya di essere dimenticati, Steiner di essere traditi, Jitan del futuro, Amarant del passato, Quina è la mancanza di autostima, Garnet è il senso di inferiorità, e poi viene Vivi che è il più grande di tutti, ed è la paura dell'esistenza stessa, l'ignoranza verso la vita. Perfino Kuja rappresenta la paura della morte. Ognuno di loro va lentamente incontro al suo destino, ma non si risolve tutto in un tentato suicidio fermato da un chicobo bonsai, il personaggio matura con la trama e, arrivato al momento dello scontro, affronta Trivia, ovvero la paura, con animo sereno, e alla fine lo scioglimento comporta un sacrificio, ma anche un guadagno. In FFXIII abbiamo una serie di tizi complessati che litigano a coppie e fanno pace per poi arrivare al finale, e risolvono tutto .
E questo era solo il primo punto >___<
Vabeh, parlerò solo del sistema di battaglia
Non è "così in tutti i giochi", con l'ATB (FFVII-VIII-IX) dovevi muoverti e scegliere la mossa da fare prima che il nemico ti attaccasse, e dovevi fare un attacco per volta, in FFXIII premi X a raffica e il computer assegna automaticamente i comandi che funzionano meglio. Contro un Longgui ogni 15 secondi circa premi L1, contro Vercingetorix lo premi quasi costantemente, ma dover scegliere tra 5-6 optimum e poi premere X a raffica non è per niente un bel sistema di battaglia, è noioso e dà l'impressione di giocare "a blocchi", fai il tuo burst di danno e ti rimetti a caricare. E se anche vogliamo azzardare un paragone con i vecchi FF, questo doveva avvicinarsi a un gioco action, sicuramente non doveva dare l'impressione di un turn-based, solo che alla fine turn-based è rimasto, e un FFI già nell'85 era molto più divertente, lo assicuro.
Per quanto riguarda Type-0, se anche esce ufficiale a me basta avere la patch, l'ho finito due volte ma non sapendo il giapponese della trama non si capisce nulla.
P.S.: riguardo al "perché hai rigiocato FFXIII se non ti piace?", guarda che gioco a League of Legends XD sono il tipo di nerd che gioca a qualunque cosa gli faccia ammazzare un po' di tempo, anche se la odia. Quando adoro un gioco la cosa degenera e mi ritrovo tipo con 2000+ ore su FFIX tra i vari salvataggi, non sto scherzando.
Quello che non mi piace di post così lunghi è che ci sarebbero taaaaaaaaaaanti quote da fare, e io non li farò, cerca di capire a quali parti mi riferisco.
Riconosco un personaggio umano da uno stereotipato, e ti assicuro che in FFXIII sono stereotipati, non basta dire "sembro tsundere ma non lo sono" per essere un personaggio umano.
Dire che FFXIII è il primo gioco in cui i personaggi pensano con la propria testa è un'affermazione decisamente troppo grande, non penso tu abbia avvertito il peso di quello che hai detto. "Riconosco personaggi del calibro di Vivi" significa non capire che in FFIX sono tutti del calibro di Vivi.
Farò un paragone diretto FFXIII-FFIX per farti capire meglio.
In FFXIII i personaggi litigano e fanno le checche per metà gioco, dopo la metà diventano improvvisamente tutti dei saggi condottieri che lottano per la libertà, solo perché hanno superato il loro "punto di svolta" in cui accettano la realtà; in FFIX, ogni personaggio ha una sua precisa missione, ognuno ha i suoi pregi e difetti, e non si limitano a "piacersi", alcuni si odiano o sono rivali (Steiner e Amarant odiano Jitan, Eiko odia Garnet), altri si piacciono dall'inizio (Garnet - Jitan, Jitan piace a Eiko, Freiya è amica di Jitan), e piano piano, senza "punto di svolta" ti accorgi che obtorto collo stanno cooperando per fermare Kuja.
In FFXIII i personaggi sono dei tipi uniti da un evento che devono salvare il mondo all'improvviso, molto originale devo dire, e non esiste assolutamente nessuna ulteriore caratterizzazione, "tizio odia tizio ma fanno pace" e amen, tutti da Orphan; in FFIX ogni personaggio rappresenta una paura insita nell'animo umano: Eiko è la paura della solitudine, Freya di essere dimenticati, Steiner di essere traditi, Jitan del futuro, Amarant del passato, Quina è la mancanza di autostima, Garnet è il senso di inferiorità, e poi viene Vivi che è il più grande di tutti, ed è la paura dell'esistenza stessa, l'ignoranza verso la vita. Perfino Kuja rappresenta la paura della morte. Ognuno di loro va lentamente incontro al suo destino, ma non si risolve tutto in un tentato suicidio fermato da un chicobo bonsai, il personaggio matura con la trama e, arrivato al momento dello scontro, affronta Trivia, ovvero la paura, con animo sereno, e alla fine lo scioglimento comporta un sacrificio, ma anche un guadagno. In FFXIII abbiamo una serie di tizi complessati che litigano a coppie e fanno pace per poi arrivare al finale, e risolvono tutto .
E questo era solo il primo punto >___<
Vabeh, parlerò solo del sistema di battaglia
Non è "così in tutti i giochi", con l'ATB (FFVII-VIII-IX) dovevi muoverti e scegliere la mossa da fare prima che il nemico ti attaccasse, e dovevi fare un attacco per volta, in FFXIII premi X a raffica e il computer assegna automaticamente i comandi che funzionano meglio. Contro un Longgui ogni 15 secondi circa premi L1, contro Vercingetorix lo premi quasi costantemente, ma dover scegliere tra 5-6 optimum e poi premere X a raffica non è per niente un bel sistema di battaglia, è noioso e dà l'impressione di giocare "a blocchi", fai il tuo burst di danno e ti rimetti a caricare. E se anche vogliamo azzardare un paragone con i vecchi FF, questo doveva avvicinarsi a un gioco action, sicuramente non doveva dare l'impressione di un turn-based, solo che alla fine turn-based è rimasto, e un FFI già nell'85 era molto più divertente, lo assicuro.
Per quanto riguarda Type-0, se anche esce ufficiale a me basta avere la patch, l'ho finito due volte ma non sapendo il giapponese della trama non si capisce nulla.
P.S.: riguardo al "perché hai rigiocato FFXIII se non ti piace?", guarda che gioco a League of Legends XD sono il tipo di nerd che gioca a qualunque cosa gli faccia ammazzare un po' di tempo, anche se la odia. Quando adoro un gioco la cosa degenera e mi ritrovo tipo con 2000+ ore su FFIX tra i vari salvataggi, non sto scherzando.