I personaggi: razze e peculiarità

[_Yunie_]

Devo dire che a me piace
Magari si potrebbero rendere le Warg femmine più "simil-donna" e i Warg maschi più lupi

[Rayna Ryukuro]

Quello è indubbio, calcoliamoli come un prototipo, giusto per far capire ai player come sono i warg, insomma, che non stiamo parlando di tigri con le ali, per intenderci e poi ovviamente starà al giocatore, in base alle direttive, scegliersi un avatar secondo il suo gusto personale .

[Nesrìn]

L'ho fatto così perché a me suonerebbe un poco strano vedere camminare in giro per le terre un lupo parlante, non per altro, ma non mi ispirerebbe troppa fiducia.

Infatti, non devono ispirare fiducia. Sono creature selvagge ... sono lupi.
Come tali devono apparire e come tali devono comportarsi. Altrimenti non ha senso secondo me.
Insomma, perché renderli più umani solo perché fanno un po' paura? Tra l'altro ad alcuni player potrebbero piacere proprio per questo aspetto! Vedi la sottoscritta.

Il lato antropomorfo è solo un dettaglio in più (che trae ispirazione dal fatto che nella mitologia i warg sono quasi dei superlupi, capaci addirittura di parlare), che da un pizzico di originalità, ma nient'altro.

E comunque, a noi sulla Terra potrà anche sembrare strano vedere un lupo che parla e cammina su due zampe, ma nel mondo in cui è ambientata la storia sono solo una razza come le altre, per quanto grossa, feroce e temuta.

[+] SPOILER

è solo la mia opinione, sentitevi liberi di dissentire.

[Rayna Ryukuro]

Beh io a questo punto direi di tenerli entrambi, gli uni più vicini ai lupi e gli altri più umanizzati, giusto per dare un'idea, poi starà ai player decidere.

Inoltre mi pareva, dalle tue parole, che i figli di Skoll ed i Figli di Hati avessero un'indole differente.

Esistono due branchi di Lupi: i Figli di Skoll e i Figli di Hati. I primi hanno un'indole pacifica e ragionevole, incline al dialogo, e dimostrano una maggiore apertura verso gli altri popoli, a differenza dei loro fratelli; i secondi sono creature brutali e sanguinarie, chiuse e solitarie, che preferiscono stare alla larga dagli affari delle altre razze.

E non solo quella di creature sanguinarie e terrificanti, poi magari mi sbaglio.

[Nesrìn]

Infatti non ti sbagli, hanno indole diversa. Quello che volevo sottolineare, e che forse ho espresso male, e che rimangono comunque dei lupi. La base di natura selvaggia rimane sempre e comunque, solo che i figli di Skoll sono un pochino più tolleranti e meno selvaggi (ma di poco però), mentre i figli di Hati sono più brutali e sanguinari ... un po' simili ai licantropi, per intenderci.

Beh io a questo punto direi di tenerli entrambi, gli uni più vicini ai lupi e gli altri più umanizzati, giusto per dare un'idea, poi starà ai player decidere.

Perdonami, ma continuo a non capire per quale ragione dovremmo renderli più umani ... visto che si era parlato, se la memoria non mi inganna, di rendere le razze dei popoli ben distinti: ognuna con la sua storia e l'una diversa dall'altra.

In breve:
Warg= lupi che parlano e camminano in statura eretta.
Di "umano" non dovrebbero avere nient'altro ... poi non so come li immaginate voi.

[Rayna Ryukuro]

In attesa del restyling dei warg, posto qui invece il disegno sulla razza dei Sidhe



cliccano sui seguenti Link, invece, potete accedere alle immagini relative ai Sidhe che mi ha passato Nesrìn, per alcune di esse ho fatto un collage, renderizzandolo

https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/1236740_431713026939744_1953111478_n.jpg

https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/578523_431713013606412_985032557_n.jpg

[Karma]

ciao a tutti ...

scusate se m'intrometto ma tutto questo discutere sulle razze mi ha fatto venire un dubbio ...
premesso che di RPG, PBM e PBF ne capisco davvero pochissimo e ho un'idea solo vaga di come dovrebbe funzionare il gioco... la mia domanda è :

caratterizzare così rigidamente le razze non rischia di rendere il gioco meno divertente e meno avventuroso ?

voglio dire ... se una certa razza (gli elfi per esempio) sono buoni per definizione la gente si fida ciecamente di un elfo, perchè è buono, non ti mentirebbe mai di proposito... viceversa se una razza è cattiva di default (che so, elfi scuri o warg) non ti fideresti mai di uno di loro, tanto vale che se lo incontri non perdi nemmeno tempo a parlarci sarebbe tempo sprecato, anzi... sai che ti dico, tanto vale farli fuori a vista ! tutto tempo risparmiato ed un cattivo in meno in giro !

a mio avviso, una razza dovrebbe avere dei caratteri che rendano più o meno probabile che siano affidabili o meno, che siano buoni o cattivi, ma poi le caratteristiche del personaggio dovrebbero essere più importanti in modo da lasciare sempre spazio al dubbio.

un po' come nel signore degli anelli gli umani non si fidano gran che degli elfi perchè in pasato li hanno abbandonati ed hanno scarsa opinione degli hobbit ma poi alla fine si devono ricredere su entrambe le cose. vice versa all'inizio tutti si fidano di Saruman perchè è un mago bianco e quindi dovrebbe essere buono per definizione e invece è il peggiore di tutti...

insomma... credo che sarebbe molto più divertente se non ci fossero queste certezze manicheste i buoni e i cattivi, bianco e nero, ecc ecc.

pensateci. ciao.
KISS

[Nesrìn]

Non è una questione di gdr, ma di trama.

La storia prende ispirazione dalla leggenda del Ragnarok, la fine del mondo secondo il mito nordico.
In sintesi, la profezia dice il mondo sarà distrutto dalle forze del "male" ... ma che poi rinascerà dalle sue ceneri e un nuovo ordine di divinità, o chissà cos'altro, prenderà il posto di quelle vecchie.

In pratica le razze, per semplicità qui definite buone e malvagie, si dividono in realtà fra quelle che vogliono mantenere lo status quo e quelle che invece vogliono sovvertirlo. Nessuna razza è buona o malvagia nel vero senso della parola, ciò che le distingue l'una dall'altra sono gli scopi che le animano.

Quindi potrebbe benissimo esistere uno shriker che, sì, è "malvagio" perché auspica l'avvento del Ragnarok come ogni altro membro della sua razza, ma che nella pratica non va in giro a fare strage d'innocenti perché è cattivo e deve per forza agire così. Allo stesso modo, un elfo, seppur membro di una razza buona per definizione, potrà agire e comportarsi in modi che, da un punto di vista esterno, possono benissimo essere considerati "malvagi" - per esempio trucidare un'intera cucciolata di warg solo perché fanno parte di una razza che si oppone al volere degli Dei.

Per farla breve, la razza di base sarà "buona" o "malvagia," ma i pg avranno tutti delle sfumature diverse, a seconda del carattere e del bg.

Spero di essere stata chiara e di non aver confuso le idee a nessuno.

[Karma]

a me un pochino sì, ma non importa, probabilmente dipende dal fatto che io di queste cose ci capisco poco o niente e non ho bene idea di come funzioni il PBF, semplicemente pensavo che uno dovesse avere la gestione completa del suo personaggio e non essere "condizionato" dalla razza di appartenenza. nel senso che (per riprendere il tuo esempio) l'elfo da lui/lei gestito potrebbe invece decidere di risparmiare i cuccioli di warg perché uccidere degli essri indifesi non gli sembra carino indipendentemente da ciò che loro potrebbero fare o non fare una volta cresciuti ....

oppure, per estremizzare la cosa, uno potrebbe anche gestire un elfo che per rancori personali auspica la distruzione della propia razza e quindi coopera con gli shriker e le altre forze del "male" per favorire il Ragnarock. ma ribadisco... queste sono solo le considerazioni personali di una che di queste cose ne sa poco o niente, speculazioni puramente filosofiche in pratica...

[sweet_elly91]

Devo dire che mi trovo d'accordo con Karma. Io non starei a far fare a Rayna da zero gli artworks relativi ai Warg; nel senso, posso capire perfettamente (e ammiro molto) che si voglia restare il più possibile fedeli alla mitologia norrena, ma credo che questa dovrebbe essere uno spunto, non un limite. Credo che, una volta individuati i tratti di base di una razza, il giocatore debba comunque restare libero di affidare a quel personaggio il carattere che più gli ritiene vicino, senza doversi eventualmente curare troppo delle caratteristiche tipiche del suo popolo (che comunque è bene fornire, naturalmente) o dell'ambientazione in cui si muove. Lo dico proprio per rimanere in un contesto di semplicità, dal quale secondo me rischiamo altrimenti di allontanarci.