[Fan Fiction] Non ci sono più fiori secchi sulla mia tomba

Autore: alisia86 [Profilo]

Disclaimer: Tutti i personaggi descritti appartengono ai rispettivi proprietari.

Genere: Malinconico, Dark

Rating: verde

Introduzione

Tutti erano convinti che Lara fosse morta , ma Lara ritorna, una Nuova Lara. Storia ambientata prima di Tomb raider Angel of Darkness, scaturita da una mia idea assurda.

Non ci sono più fiori secchi sulla mia tomba

Premessa: questa è una breve e delirante fanfiction su Tomb Raider.

Per chi non lo sapesse, preciso che Winston è il suo maggiordomo.

NON CI SONO PIU’ FIORI SECCHI SULLA MIA TOMBA

– Che ci fai qui, ?-, chiese lei.

– Levo i fiori secchi da questa tomba. Voglio che Lara abbia sempre fiori nuovi, così sa che c’è qualcuno che si ricorda di lei.

– Perché lo fai? Io sono qui, la mia tomba è vuota!

– Questa non è la tua tomba. E’ la tomba di Lara.

– IO sono Lara!

– Tu non sei Lara.

La donna tremò, forse per il freddo, o forse per l’affermazione appena fatta dall’uomo.

– Allora io chi sarei secondo te? – chiese lei. La sua voce era quasi coperta dal vento che ululava.

-Non ne ho la più pallida idea , ma tu non sei Lara.

La donna stava per ribattere qualcosa, ma l’uomo la fermò. – E non utilizzare la scusa: in quei mesi ho conosciuto il vero dolore e la vera paura, che mi hanno cambiato!

– Ma è così, Winston, mi hanno cambiata caratterialmente. Perché non mi credi?

– Perché è falso. Lara, quella vera, non avrebbe potuto cambiare.

– Perché? – chiese lei con le lacrime agli occhi – Perché? Lara non può diventare diversa? Perché deve essere per forza come dicono gli altri?

– Mi hai appena dato la prova che non sei Lara.

– Quale sarebbe?

– Lara voleva essere come gli altri. Stava combattendo contro se stessa per diventarlo , ma non ci riusciva. Lei era troppo depressa, anche se non sembrava …. piangeva e veniva da me, quasi ogni notte. Puoi mentire agli altri, ma non a me, che ero più di un padre per lei.

-. Lara è morta – , ammise lei.

– Me lo immaginavo – disse l’uomo in tono pacato, cercando di nascondere tutto il dolore, anche se avrebbe voluto scoppiare a piangere. – Tu chi sei, dunque?

– E’ difficile da spiegare, ma ci proverò. Guardami negli occhi!

L’uomo la fisso nei suoi occhi, grandi, belli e castani come quelli dell’originale, e gli sembrò di vedere qualcosa . La sua mente fu catapultata in un luogo buio e stretto, dove una donna giaceva schiacciata sotto le macerie.

-Non voglio morire – piangeva. – Dio, ti prego, non lasciarmi morire in questo modo! Fai che qualcuno mi salvi! Voglio vedere la luce del sole, non è qui che devo stare, ho tanto ancora da fare nella vita! Ti prego, voglio rivedere la luce. Non la luce. Non posso morire ora, ora che so solo odiare. Voglio imparare ad amare. Ti prego! Voglio vivere! Non ucciderò più, non provocherò più sofferenze solo per mio diletto, solo perché non voglio essere l’unica a soffrire. Fammi uscire di qui! Ti prego, non voglio che il mondo si dimentichi di me! Non voglio che il mondo ignori che fine abbia fatto Lara! Ho sete , non voglio morire al buio! – La donna si distese a terra e chiuse gli occhi piangendo.

Winston si ritrovò di nuovo nel cimitero. – Lara! – disse con le lacrime agli occhi – E’ ancora viva!

Lei scosse il viso. – No , è morta, due giorni dopo quello a cui hai assistito, tra atroci sofferenze: il caldo, la fame, la sete…

– Perché mi hai fatto vedere questo?! – chiese l’uomo piangendo – Perché hai voluto farmi soffrire ancora di più, vedendo la piccola Lara così?

La donna continuò a parlare con voce fredda: – Lara morì , ma il suo desiderio di vivere sopravisse, non so come, forse il luogo era magico. Questo desiderio si unì al desiderio di tutte le altre persone che desideravano che Lara tornasse, ma volevano che tornasse una Lara diversa da quella reale, non quella donna capricciosa e viziata che faceva l’archeologa solo per coprire l’enorme vuoto che aveva dentro. Volevano che tornasse una Lara nuova. Ebbene, io sono il desiderio che si è avverato. Io sono la Lara nuova.

– Non sei umana, quindi…

– Sono un desiderio che si è incarnato. A volte i desideri si tramutano in realtà.

– Vai via, mostro!

La donna rise freddamente. – Winston, Winston, io sono quella che tu desideravi che Lara fosse. Io sono quella che Lara desiderava essere, non capisci? Io sono quella che Lara sarebbe potuta diventare, se non fosse morta!

– Hai detto bene, sarebbe potuta diventare. Ma nulla è certo nella vita. Forse lei sarebbe rimasta così com’era.

– Winston, – disse la donna avvicinandosi, – Io provo gli stessi sentimenti che Lara provava per te. Prese la grande mano dell’uomo e la strinse nelle sue, più piccole. – Io ti voglio bene più di Lara, io ricambierò il tuo affetto, capisci ? Non come quella lunatica che ti ignorava, ti maltrattava e mai avrebbe ricambiato il tuo amore!

– Conosci quella canzone – , disse l’uomo sorridendo dolcemente.

– Quale? – , chiese lei, credendo che lui stesse cambiando opinione.

– Chiedi un autografo all’assassino, guarda il colpevole da vicino e approfitta finché resta dov’è -, disse l’uomo estraendo una pistola.

Uno sparo , un colpo secco ai polmoni. La sua piccola Lara gli aveva insegnato che quello era il corpo migliore, perché dava la possibilità all’assassinato di parlare e di soffrire , ma niente e nessuno l’avrebbe potuto salvare. Era fatale ….e la finta Lara lo sapeva benissimo.

La guardò con disprezzo. – Lara è morta, non è giusto che tu viva al posto suo, come un parassita, dietro tutto ciò che si era creata.

Una lacrima scivolò dal viso della falsa donna. Lei lo sapeva, lo aveva sempre saputo, che i desideri non sono eterni. Sapeva che il mito di Lara sarebbe finito presto, ma non si aspettava così, non in modo così stupido. – Grazie davvero – sussurrò – Spero che tu marcisca all’inferno con la tua schifosa Lara!

– E’ quello che ho intenzione di fare! – Lui si puntò la pistola alla tempia. Bastò un secondo. Quando premette il grilletto, gli sembrò di vedere Lara da lontano che gli faceva cenno di raggiungerla.

Morì felice, raggiungendo l’unica persona per cui aveva dato tutto.

-Non posso credere che Winston abbia potuto uccidere Lara – disse Padre Dunstan davanti alle due tombe.

L’altro uomo annuì. – Nemmeno io riesco a spiegarmi il perché. Lui la amava.

– Era più di una figlia per lui , avrebbe fatto di tutto pur di renderla contenta.- disse il terzo

– Forse Winston era semplicemente egoista: vedeva che Lara era cambiata, che lui non le era più necessario, e non gli stava bene che Lara avesse una vera vita. Bastardo!

– E se la soluzione fosse un’altra?.

– Quale?

– Questa nella tomba non è la vera Lara, è solo una copia.

– Che senso ha ucciderla, anziché limitarsi a smascherarla?

– Non lo so, davvero, lo dovremmo chiederlo a Winston…ma di certo lui non ci può rispondere.

– Facciamo una preghiera anche per lui?

– Sì.

Riposate in pace

Amen

FINE

Che dire? Beh prima di tutto, io ero una grande fan di Tomb Raider! Ho completato i primi 5 videogiochi della saga, poi basta.

Scrissi questa fiction un paio di anni fa, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla prima d’ora. La trovavo troppo assurda persino io!

Come mi è venuta l’idea? Con l’uscita di Tomb Raider Angel of Darkness e i vari film, che a mio parere, hanno storpiato il personaggio di Lara sia caratterialmente che fisicamente. In questi, Lara infatti perde il suo ruolo di predatrice di tombe e diventa una sottospecie di paladina del bene che combatte per fini nobili. A me questa nuova Lara non è mai piaciuta, non so a voi, e questa fiction spiega, anche se in modo assurdo, perché è cambiata così.