[Fan Fiction] Noctis Cosplay: Capitolo 17 Il sogno – Parte II

Mentre faceva finta di osservare il panorama cittadino fuori dalla finestra, in realtà il giovane Cosplayer di Angeal lanciava occhiate a Joan ed Ebert, preoccupato.
I due fratelli erano ai lati opposti della stanza, Joan seduto per terra, la schiena poggiata al muro, la Rapier al fianco e Loveless tra le mani, coperte dai guanti in pelle rossi, Ebert fingeva di osservare le immagini che scorrevano sullo schermo di uno dei tre computer che erano a disposizione (come ci fossero arrivati ormai nessuno se lo chiedeva più, dato che quello era l’ultima stranezza, e forse la meno evidente). Erano quelle del duello Sephiroth VS Genesis, e mentre le osservava Ebert all’improvviso si ricordò del duello interrotto all’accademia di scherma, qualche giorno addietro. Instintivamente spostò lo sguardo su Genesis, e seppe che anche lui stava fremendo dalla voglia di concludere al più presto quello scontro quando anche Joan lo guardò, quasi contemporaneamente.
Si fissarano per qualche istante ancora, con un odio quasi cieco, poi Minerva interruppe quel momento, avvicinandosi piano a Joan, ed Ebert represse un impeto d’ira, per quel momento interrotto e quella voglia sproporzionata di chiudere lì quella rivalità durata fin troppo, e si allontanò, con quella calma e quel disinteresse che aveva ereditato da Sephiroth, da quando il potente Soldier si era appropriato di lui.

My soul corrupted by vengeance, hath endured torment, to find the end of my journey in my own salvation… and your eternal slumber…

Appena i suoi occhi scorsero quelle semplici parole, stampate con caratteri dolci sulla delicata e bianca carta di Loveless, Joan alzò istintivamente lo sguardo verso Ebert. S’incrociarono, senza riuscire a smettere di fissarsi, e la mano di Genesis vibbrò di calore dentro il guanto di pelle rossa, tanto che il ragazzo dovette controllarsi a stento per non rischiare di mandare in fiamme il libro.
C’era stato un periodo in cui Ebert era stato un punto di riferimento per lui, lo aveva perfino aiutato. Ma da quando

<< Posso? >>

Una voce femminile lo distrasse, e davanti ai suoi occhi apparve l’immagine di Minerva, che lui rimase abbagliato a fissare, come quando da piccolina rimaneva incantato ad ammirare i colori dell’arcobaleno, o se ne stava col naso all’insù a guardare il cielo azzurro sulla sua città, nelle giornate di primavera.
Sorrise, e vibbrò quando il braccio della ragazza urtò lievemente il suo, coperto dalla manica rossa del soprabbito

<< Oh, scusa! >> si schermì la giovane
<< Non è niente! >> la rassicurò lui

Sandra guardò il libro chiuso che il giovane teneva stretto tra le mani, e sorridendo recitò a memoria

<< Infinite in mistery, is the gift of the godess! >>

Genesis sorrise

<< We seek it us, and take to the sky … >> proseguì, sempre a memoria << Ripples form on the water’s surface, the
wandering soul knows no rest… >>
<< E’ bellissimo! >> commentò sospirando Minerva
<< Lo penso anch’io! >>

La giovane buttò all’indietro la testa, poggiandola al muro, e lui ne osservò i lineamenti delicati del viso,e la strana e surreale aura che rendeva così lucenti i suoi biondi capelli, chiedendosi se quell’incanto che provava non fosse dovuto semplicemente al fatto che lei era Minerva, la Dea tanto amata da Genesis. Rhapsodos, quel personaggio che adesso lui non si limitava ad interpretare, ma semplicemente lo era diventato.

<< Se penso che … >> mormorò Sandra << fino a poco tempo fa … non avrei mai pensato di … di essere una
Dea! Non so se ne sono capace! >>
<< Assolutamente si! >> rispose Genesis, con convinzione << Ti ho visto prima, quando hai rianimato quel ragazzo
… Minerva non avrebbe potuto scegliere diversamente! >>

La ragazza s’illuminò, scostandosi schiva una ciocca bionda dal viso, in un gesto così infantile, così pudico, da renderla ancora più angelica.

<< Sul serio? >>
<< Certo! >> rispose Joan, sorridendo

Seguì un istante di silenzio, in cui lui si perse ancora una volta ad osservarlo incantato, poi all’improvviso si riscosse come se si fosse ricordato di un qualcosa, riaprì il libro dalla copertina rossa, cercò il punto e lesse

<< When the war of the beasts brings about the worlds end, the goddess descends from the sky… her gift
everlasting … >>

Minerva lo guardò illuminandosi in viso, lusingata, e lui sorrise fiducioso

<< Non dovrò preoccuparmi da ora in poi! >> le disse audace

La giovane sorrise, coraggiosa

<< No … favorito della Dea! >>


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