[Fan Fiction] Noctis Cosplay: Capitolo 16 Il sogno – Parte I

Subito dopo lo scontro il gruppo si era spostato, seguendo le indicazioni di Hikaru/Noctis, all’ultimo piano di una palazzina abbandonata, ampio e spazioso, con le pareti della parte esposta sulla strada in vetro e il resto in cemento armato. Era un ambiente spoglio, privo di ogni comodità, e alcuni – come Sephiroth – una volta arrivati nella stanza accolsero la notizia che quello sarebbe dovuto essere la loro base operativa con una smorfia disgustata sulle labbra. “ Siamo Cosplayer o carcerati! ” aveva bofonchiato tra sé il giovane Ebert
“ Meglio non lamentarci … ” aveva risposto Vincent, ma non aveva neanche avuto il tempo di parlare che subito si erano trovati di fronte un uomo – o per meglio dire una mummia – in camice da scienziato, con i capelli neri raccolti in una codina, un ghigno dipinto sulle labbra e un paio di occhiali quasi più grandi della sua faccia.
“ Oh, no! ” avevano pensato quasi all’unanimità, mentre Hikaru/Noctis era avanzato verso di lui con un sorriso
“ Noctis mi aveva detto che ti avremmo trovato qui! ”
“ Mi chiamo Kazu Nakamura, Cosplayer di Hojo! ”
“ Questo l’avevamo capito! ” aveva mormorato Sephiroth, scaturendo l’ilarità dei compagni. Vincent aveva taciuto, perché se avesse parlato l’ avrebbero immediatamente espulso dal gruppo e trasportato immantinente in un manicomio criminale con tanto di sbarre. Reno era svenuto, soccorso da un Daimi a metà tra la preoccupazione e l’ilarità.
“ Hai informazioni da darci? ” aveva chiesto Hikaru
Hojo aveva annuito, ignorando volontariamente le insinuazioni di Sephiroth, e aveva spiegato
“ Mancano 40 e 1 giorni 17 ore e 36 minuti al successivo scontro con Realtà. Le nostre forze ora dovrebbero essere concentrate sul radunare i restanti cosplayers e sviluppare al massimo i nostri poteri al modo da saperli sfruttare al meglio delle nostre possibilità! ”
“ Quali poteri? ” aveva commentato volutamente ironico Zack, ricevendo per la prima volta uno sguardo di traverso dallo scienziato
“ E per quanto riguarda Realtà? Sai dirci nulla? ” aveva chiesto Hikaru
Vincent si era portato una mano davanti agli occhi “ Ora comincia! ”
“ Non molto in verità! Sappiamo solo che è un essere luminescente composto per il 96.05 % dall’energia che manda avanti il mondo di Fantàsya, il mondo in cui abitano tutti coloro che sono nati dalla fantasia umana! ”
“ Tutto qui? ” aveva risposto Genesis
“ Per ora si! ”
“ Da te mi sarei aspettato un monologo sull’importanza della parte scientifica nella nostra missione! ” aveva aggiunto Sephiroth con quel filo di sottile ironia che stavolta Hojo aveva fatto più fatica a ignorare, perché aveva scaturito sorrisetti divertiti anche negli altri Cosplayers
“ Non stavolta! ” aveva risposto
“ Non è il momento di litigare! ” li aveva ammoniti Stella, prima che lo facesse Hikaru già abbastanza scombussolato dallo scontro e dai cambiamenti che il nuovo DNA aveva apportato al suo.
L’atmosfera si era pian piano allentata e il Professor Hojo era tornato al lavoro, accompagnato da Lucrecia e da Vincent (che chissà perché non si fidava neanche un po’ di quello scienziato pazzo).

Reno, ancora scombussolato e ferito dalla trasformazione in Bahamuth e dai colpi inflitti al mostro, giaceva a terra semi sdraiato, con la schiena e la testa posati sulla parete e gli occhi rivolti oltre il vetro della parete di fronte, dove Angeal era intento a osservare la vita che scorreva sotto di loro.
L’attenzione del Turk era però rivolta al racconto di Daimi/Kadaj, e la sua mente cercava di ricordare i momenti dello scontro senza tuttavia riuscirci. Non ricordava nulla di quando la creatura Summon si era impossessata di lui. Sapeva solo di essere a pezzi, la carne cicatrizzata su una gamba e sulle braccia piccole ferite, che si trovavano anche sul viso e sul collo.
A giudicare dal racconto il giovane Kadaj doveva essersi preso un bello spavento, e fu più questo a preoccuparlo che tutto il resto

“ Comunque … ora come ti senti? ” chiese alfine Daimi
“ Uno schifo. Peggio di un dopo sbronza, la testa mi fa male cane e la gamba
destra non posso proprio muoverla! ” rispose, mandando al diavolo i
convenevoli

Daimi sposò un po’ il lembo del pantalone e vide la ferita alla caviglia. Rabbrividì

“ Il ginocchio è ancora peggio! ” sorrise Alex

Lucrecia si avvicinò a loro, consegnando al giovane un piccolo contenitore contenente una sostanza rossa, gelatinosa

“ Spalmala sulla ferita, guarirà! ” gli disse con un sorriso gentile
“ E’ opera di Hojo? ” chiese Alex prima di prenderla

Non si sarebbe mai messo sulla pelle un unguento creato da quel pazzo di Hojo. Chissà perché ma, nonostante non conoscesse il mondo di Final Fantasy, una vocetta gli diceva di non fidarsi. Intuì che Reno e Hojo non dovevano avere buoni rapporti, così come del resto tutti gli altri. Quello scienziato sembrava esser entrato in antipatia a tutti, tranne a Stella e Noctis. Anche Aimi, strano a dirsi, sembrava nutrire sospetti nei suoi confronti

“ Si, ma l’ho provato su di me! ” sorrise la ragazza, carpendo evidentemente i suoi
timori

Non è che quella notizia lo rassicurasse poi più di tanto, ma non aveva scelta. O rimanere zoppo per tutta la vita, o quello.
Lo prese, e lo diede all’amico che, con delicatezza, gliene spalmò un sottile strato sulla ferita, e questa con loro grande stupore si rimarginò in pochi secondi.
Reno e Kadaj guardarono Lucrecia a bocca spalancata
“ Per la miseria! ” esclamò Yazoo, che nel frattempo era sopraggiunto con il fratello
“ Dove l’hai preso quel coso? ” chiese Loz, stupito
Lucrecia sorrise, e stava per rispondere, quando una voce cupa la precedette
“ Shinra Company production! ”
Tutti si voltarono, e videro Jas/Vincent dietro la ragazza
“ Shinra che? ” chiese Daimi
“ Non sono riuscito a capirci molto ” rispose Vincent “ Ma a quanto sembra la Shinra Company è una grossa industria al quale appartengono quasi la maggior parte dei personaggi di Final Fantasy, il videogame nel quale ci ritroviamo a giocare! ”
Reno e Kadaj lo guardarono straniti
“ Quindi … lavoriamo per la Shinra? ” chiese Loz
Vincent scosse il capo, e la sua chioma si mosse fluida sopra le spalle
“ Solo i Soldier, come Genesis, Zack, Sephiroth ed Angeal, e i Turks, come Reno e me. Ed ovviamente anche gli scienziati! ”
“ Come quel … coso? Come si chiama? ” chiese Yazoo
“ Hojo! ” rispose Lucrecia
“ E noi? ” chiese Kadaj
“ Voi in teoria sareste i cattivi! ” spiegò Vincent “ Ma questa è una circostanza un po’ diversa! ”
Ci fu un istante di silenzio, in cui il Bad Trio e Reno fissarono Vincent e Lucrecia come se, fino a quel momento, non avessero avuto la più pallida idea del guaio in cui erano stati catapultati. Fu proprio il vampiro ad aprirgli gli occhi.
“ Non ho mai giocato a Final Fantasy in vita mia ” spiegò Jason Cox “ e prima di questo scontro, di questa trasformazione, non sapevo neanche chi fosse Vincent Valentine! Siamo stati catapultati in un videogame, la fantasia è diventata realtà e la realtà da adesso in poi sarà pura fantasia. Dovremmo vedercela contro nemici più potenti di ciò che realmente possiamo affrontare, e nessuno di noi può farcela da solo.
Abbiamo bisogno di lottare insieme. Ed è tempo che cominciamo a prendere sul serio questo gioco. ”


Vai a ‘Seleziona Capitolo’

Vai a Capitolo 17