[Fan Fiction] Noctis Cosplay: Capitolo 10 L’Inizio

Tokyo
8.30 A.m

Un continuo bip.
Aimi, ancora immersa in quel piacevole sonno ristoratore, allungò una mano fuori dal letto e spense la sveglia, tornando a dormire.
Era domenica, e dopo una lungo – e oserei dire traumatica – settimana di interrogazioni e compiti voleva proprio godersi quegli attimi di rilassante e rigenerante riposo.
Sorrise, accoccolandosi nel caldo delle lenzuola, rilassando i muscoli e ripensando a quanti più pensieri felici potessero essere entrati nella sua mente dalla sua nascita in poi, e pian piano ricadde nel sonno.

Si risvegliò ore dopo.
Appena riaprì gli occhi il sole le illuminò la vista, ma dolcemente, carezzandole i sensi e risvegliandola con un pensiero positivo. Sorrise, e fece spalancò le braccia esclamando
” Buongiorno! ”
Si mise a sedere sul letto, inforcando le ciabatte e inspirando una ventata di aria fresca dalla finestra aperta della sua camera. Chiuse gli occhi. Il rumore della città si confondeva con quello delle voci dei suoi abitanti, in una piacevole e rilassante sinfonia di suoni e rumori.
Vivere in periferia aveva anche i suoi vantaggi.
Guardò la sveglia, sul comodino, ma oltre a vedere l’orario – erano quasi le undici e mezza della mattina – fu stupita nel vedere una piccola busta rosa sul suo letto, una specie di busta di pergamena che aveva un non so che di antico, di speciale.
Stranita e incuriosita si tolse un ciuffo biondo dalla fronte e, ovviamente senza indossare i soliti occhiali, dato che il potere di Stella le aveva ridato i gradi persi della sua vista, prese tra le mani il piccolo messaggio e lo aprì.
Il suo cuore si fermò per qualche secondo quando vide, assieme ad un biglietto d’aereo di sola andata per Londra, anche una lettera, firmata niente poco di meno che da Stella Nox Fleuret, in cui si leggeva

Cara amica mia,

Sono consapevole di averti lasciato un potere troppo grande per te, una missione che sarà difficile da compiere. Noi tutti siamo consapevoli delle difficoltà che vi abbiamo messo di fronte, ma non sarete soli.
Noi vi aiuteremo, voi e i vostri compagni, vi aiuteremo a sconfiggere colui che ci ha costretto a questa prigionia e a liberarvi del peso che grava su di voi. Per il momento i vostri poteri sono ancora in stato embrionale, il nostro DNA non si è ancora del tutto integrato con le vostre cellule, e fino ad adesso ha provocato solo piccoli cambiamenti in voi, come l’aspetto o l’uso dei principi elementari dei poteri, ma nel corso del tempo riscontrete cambiamenti sempre più visibili e profondi, che potrebbero anche spaventarvi.
Non temete. Noi vi diremo come comportarvi.
Il primo passo fondamentale da fare è iniziare a radunarvi. Cercate di riunirvi agli altri Cosplay, il più in fretta possibile. Il tempo scorre, e dovete essere uniti se volete affrontare le prove e i cambiamente che vi attendono.
In questa busta troverai un biglietto di sola andata per Londra. Una volta arrivati lì, dovrete cercare un uomo sui trentacinque di nome Vincent Jason Cox, lui e sua sorella sono solo due dei prescelti, e abitano in Piccadilly Circus, numero 36.
Vi basterà trovarli, per il momento.
Buona fortuna, Aimi

Stella Nox Fleuret

La giovane aveva appena finito di leggere il messaggio, ed era ancora con il biglietto in mano quando la porta si aprì, ed entrò sua madre

” Aimi, sbrigati a scendere di sotto, ci sono Hikaru e gli altri. Ma come ti sei vestita? Non dovrete mica andare a fare i Cosplay adesso, di prima mattina? ” Esclamò infine, poi richiuse la porta dietro di sè.
Aimi si voltò immediatamente verso lo specchio e vi vide l’immagine di Stella riflessa. Ma non era Stella. Era lei.
Col cuore in gola infilò il biglietto nel fodero della pistola e scese.

” E adesso? Che facciamo? ” chiese Daimi.
Era vestito con pantaloni e gilet marroncini, un pò country, e una semplice maglietta bianca e mezze maniche, mentre a tracolla portava un fucile, vero.
Lui, come Hikaru e Daisuke, che indossava abiti più seri, ovvero un semplice smoking nero e un paio di occhiali, erano stati costretti ad uscire di casa vestiti come i loro personaggi, e ad attraversare la città fino a casa di Aimi sopportando gli sguardi incuriositi dei concittadini. Hikaru, vestito con la giubba in pelle col cappuccio e sotto la tuta da combattimento e gli anfibi, guardò dapprima i due fratelli, poi Aimi, e rispose con un sospiro rassegnato
” Partiamo! ”


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