[Fan Fiction] La Leggenda di Black Cat – Capitolo 9: The Witch Doctor

Katarina rimirava dalla Wind Dancer le candide spiagge di Isla de la Garra. Salty le aveva spiegato che quell’isola era spesso evitata dalle navi mercantili e fuori dalle rotte commerciali per via degli indigeni che vi abitavano. All’interno dell’isola infatti vi erano chiare testimonianze del popolo, gente che praticava arti magiche come il woodoo appunto. Il Witch Doctor poteva essere là come in qualsiasi altra isola. A differenzia delle altre Isla de la Garra apparteneva all’arcipelago chiamato “Pirates Isles”, le stesse dove Katarina era nata e cresciuta. Ebbe un tuffo al cuore nel pensare ai suoi ricordi. Scrollò la testa, ordinando di attraccare.
L’isola possedeva una vegetazione tropicale, vi erano per di più palme da cocco e banani, qualche ciuffo d’erba man mano che ci si incamminava verso l’entroterra. Dall’altra parte della baia dov’era attraccata la Wind Dancer Kat trovò una serie di colonne scolpite e intagliate dai nativi, un viale che conduceva ad un altare affiancato da statue di Tiki. Le rovine di un tempio.
“Troppo silenzioso” fu il suo pensiero. Appena mise piede tra le rovine venne attaccata da alcuni sciamani, gli stessi che aveva incontrato sull’isola del Woodoo Master. Vi erano molti maghi, veri o presunti, in quanto la religione di quei nativi era prettamente animista, e quegli sciamani equivalevano ai sacerdoti nelle altre religioni.
Kat aveva capito come aprirsi un varco, e prima di sbarcare dalla Wind Dancer si era rifornita di armi da lancio.
Arrivò di fronte all’altare, trovando dei bracieri accesi che scoppiettarono zampilli, le due grandi statue vulcaniche intagliate a forma di Tiki sembravano guardarla minacciosa.
Kat infine vide l’oggetto posato come un tributo alle divinità, una maschera cerimoniale.
“ É già la seconda che trovo…” la prese, sospirando. Un buco nell’acqua, su quell’isola non vi era traccia del Witch Doctor.
Decise di esplorare ulteriormente l’isola, salendo sul piccolo promontorio anche per avere idea della grandezza di quel pezzo di terra in mezzo al mare. La vegetazione man mano che si saliva si faceva più rigogliosa, vi erano anche dei fiori. In cima al promontorio vi era una roccia intagliata nella forma di un granchio: sorrise al riguardo. I granchi su quelle isole erano più numerosi dei granelli di sabbia, più delle scimmie che popolavano molte delle isole della sua infanzia. Vi era un piccolo forziere nei pressi della scultura, e lo aprì: all’interno giaceva uno strano oggetto luminoso a forma di stella. “Già che ci siamo prendiamo tutto”, pensò in maniera pragmatica la donna, tornando alla Wind Dancer più soddisfatta di qualche tempo prima.

La luna si rifletteva nel mare calmo, illuminava le foglie dei salici piangenti e le lucciole dell’isola di Raven’s View. E non solo. L’isola pullulava di sciamani e di altre strane creature, Tiki vivi! Katarina non credeva ai propri occhi. Vi erano delle maschere che sembravano avere vita propria, possedevano punte acuminate che rendevano inutilizzabili le armi da lancio. Ed erano inoltre molto pericolosi.
“…Dannazione!” urlò, lanciandogli dalla rabbia un barilotto di polvere da sparo: mai cosa più sensata. Il Tiki venne distrutto senza problemi, e Kat tirò un sospiro di sollievo. I pericoli però su quelle isole insidiose non erano finiti. Vi era un piccolo fortino ad opera della Guardia Cremisi ma evidentemente nemmeno loro avevano avuto la meglio contro gli indigeni.
Camminando e con la sciabola alla mano, la donna si ritrovò in una radura a picco sul mare, vi erano alcuni massi di pietra posizionati in modo circolare come aveva già notato quando aveva trovato Barbanera.
“Altri cerchi magici!” e vide vhe vicino ad uno di essi in particolare vi erano delle grandi maschere tribali tenute insieme grazie a delle lance: aveva trovato il Witch Doctor.

Si ritrovò sulla cima del promontorio di Raven’s View e di fronte a lei vi era una capanna, il tetto di paglia e le palizzate di legno. Il Witch Doctor aveva indosso una maschera enorme, lasciava scoperte solo le gambe. A parte l’aspetto stravagante parlava la lingua di Katarina.
“…Il Woodoo Master… ho bisogno di rompere la maledizione.”
Il Witch Doctor mugugnò qualcosa
“…Ah si… il Woodoo Master. Ha molto potere. Non posso aiutarti, ma…avrei bisogno di alcune antiche maschere cerimoniali, create molto tempo fa…”
Kat si mise sulla difensiva.
“..E… se io le trovassi?”
“….Ritorna da me, ed io userò il potere creatosi per darti la possibilità di sconfiggere il Woodoo Master… se riuscirai… No maschere, no maledizione infranta!” urlò, e Kat capì che doveva fare come aveva detto.


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