[Fan Fiction] Tidus&Yuna together 4ever: Capitolo 6

Il mattino dopo Yuna si risvegliò da sola nel letto un’altra volta “Ma dove va a quest’ora? Io non ce la faccio ad aspettare, voglio spiegazioni ora”. Si vestì e andò a cercarlo fuori ma non lo trovò, “Forse è andato di nuovo al tempio” pensò e si diresse lì. Ma dentro non c’era ancora nessuno e questo a lei sembrò strano “Gli Automisti in genere iniziano a lavorare la mattina presto. Come mai non c’è ancora nessuno?”
“Yunie! Yunie!” Rikku la chiamava e le stava correndo incontro “Hai visto Gippal? Stamattina non era a letto e non l’ho trovato”
“Stessa cosa con Tidus. Speravo di trovarlo al tempio con Gippal ma come vedi non c’è ancora nessuno”
“Sono preoccupata, Gippal non è mai stato così strano”
“Non devi preoccuparti. Sai, Tidus mi ha promesso che presto mi spiegherà tutto”
“Ehi, ragazze”. Tidus e Gippal erano al centro del villaggio e cercavano a loro due. Rikku corse verso di loro “Ma che vi salta in mente a voi due? Sparire così a prima mattina e farci preoccupare”
“Scusa, è che…” provò a scusarsi Gippal
“Ora basta. Adesso ci dite cosa ci nascondete, siamo stufe di non sapere nulla” Rikku era determinata a farsi dire la verità ma Tidus sentiva che non doveva cedere; se saltava fuori tutto ora avrebbe fatto un sacco di fatica per niente. Guardò Yuna con uno sguardo che voleva dire < Tienila a bada tu, ti supplico >; Yuna recepì il messaggio e provò a convincere l’amica a desistere “Senti Rikku, lasciamoli stare. Che si tengano i loro segreti, a noi che importa?” “Yunie, non sei sempre tu quella che dice che in una coppia non ci devono essere segreti?”
“Sì ma…”
“Perciò come possiamo sopportare che i nostri ragazzi ci tengano all’oscuro su qualcosa?”; Wakka sbucò all’improvviso fuori da un arbusto e si rivolse a Rikku e Yuna “Oh ragazze, eccovi”. Aveva visto come stavano andando le cose e pensò di intervenire.
“Ci cercavi?”
“Io? Eh… sì. In effetti sì”
“E che cosa c’è?”
“Che cosa c’è? Ecco… io volevo… volevo chiedervi se potevate aiutarmi”
“A fare che?”
“Per… per il mio bambino. Si è svegliato e si è messo a piangere e… io e Lulu non sappiamo come calmarlo. Non è che voi mi dareste una mano?”, si inventò tutto quanto in un secondo. Rikku ovviamente non sembrò molto convinta però acconsentì ad aiutare Wakka “Sì va bene. Vieni Yunie”.
Mentre andavano verso casa di Wakka, Tidus e Gippal poterono tirare un sospiro di sollievo. “Ancora un pò e giuro che non avrei resistito. La tua ragazza è davvero insistente”
“A chi lo dici. Meno male che c’era Wakka”.

Quel pomeriggio stesso Yuna sentì che stava per perdere il controllo di sè; si mise a camminare a grandi passi verso Tidus. Non ne poteva davvero più di aspettare: o le avrebbe parlato ora o sentiva che avrebbe urlato. Trovò il suo ragazzo fuori dalla capanna e si fiondò davanti a lui “Senti non ne posso più di stare sulle spine. Voglio che mi dici ora quello che tieni nascosto”. Si accorse però che lui non la stava guardando affatto, stava guardando il cielo. Poi si rivolse a lei “Eh eh. Tra un pò”. Yuna, non capendo, si girò anche lei per sapere cosa stesse osservando. All’inizio non c’era niente di particolare. Poi all’orizzonte comparve una macchia nera nel cielo, che diventava sempre più grande. “Eccolo finalmente: si è fatto desiderare” disse Tidus.
Quando fu più vicina, Yuna riconobbe la Celsius, l’aeronave su cui aveva volato durante la sua carriera da cacciasfere. Gippal, Rikku, Paine, Wakka e Lulu uscirono dalle loro capanne e raggiunsero il centro del villaggio dove atterrò la Celsius. Si aprì il portellone e una scaletta si abbassò fino al suolo, da questa scesero Fratello, Compagno e Shinra. Tidus gli andò incontro “Finalmente. Speravo arrivaste un pò prima”
“Dovevamo sostituire qualche pezzo dei motori. C’è voluto un bel pò di tempo” disse Compagno
“Shinra non è un genio in fatto di macchine? Sarebbe dovuto riuscire a ripararla in pochissimo tempo”
“Sono solo un bambino” rispose Shinra
“Siamo tutti pronti, allora?” Fratello era alquanto impaziente
“EHI!!!! QUALCUNO MI VUOLE SPIEGARE CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?” si mise a gridare Yuna che ormai aveva perso le staffe; tutti la guardarono. Tidus la prese per mano e la calmò “Non ti preoccupare. Tu comincia a salire sull’aeronave, e venite anche tutti voi” rivolgendosi anche al resto dei presenti. Questi erano ovviamente perplessi, tranne Wakka e Gippal, però salirono sulla Celsius senza fare commenti. Quando tutti furono a bordo Fratello gridò “Molto bene. Celsius, a tutta forza! Ah ah, da quanto tempo non lo dicevo!”; l’aeronave decollò e partì a gran velocità. Yuna provò nuovamente a ottenere spiegazioni “Ma dove stiamo andando? E perchè vengono anche tutti loro? Ti decidi a spiegarmelo?”
“Quando atterreremo te lo dirò”.
Volarono per più di due ore che a Yuna sembrarono un’eternità, finchè non atterrarono all’entrata del bosco di Macalania, “Bene, scendiamo tutti quanti” disse Tidus
“Se è così ora vorrai spiegarmi…”
“Prima vieni con noi”. Camminarono insieme per qualche minuto finchè non arrivarono presso un laghetto, che Yuna riconobbe come quello in cui lei e Tidus lì si erano baciati la prima volta. Arrivati lì si fermarono. Yuna, che ancora non capiva, richiese spiegazioni “Cos’è questa storia? Che ci facciamo qui?”
“Questo posto non ti ricorda proprio niente?” domandò Tidus
“Sì certo. Qui è stato il nostro primo bacio, ma ancora non capisco”
“E quando è stato?”
“”Beh… 3 anni fa, più o meno”. Tidus continuò a guardare Yuna come se si aspettasse qualcosa da lei. Poi quest’ultima ebbe un’illuminazione “Un momento! Sono 3 anni… con oggi!” e guardò il suo ragazzo, il quale stava sorridendo. “Oggi è… è il nostro anniversario!” concluse Yuna. In quel momento un sacco di persone sbucarono fuori visto che erano nascosti, Yuna li riconosceva tutti: Dona, Barthello, O’aka e suo fratello Wantz, anche Leblanc con i suoi compari Logos e Ormi (un tempo loro rivali nella caccia alle sfere), Nooj, Baralai ((Paine ebbe un tuffo al cuore) e tutti i suoi amici.
Insieme applaudivano e gridavano  “Felice anniversario!”. Yuna era proprio senza parole;
“Beh? Non dici niente?” domandò Tidus
“Io… io non so che dire. Hai fatto tutto questo… per noi due?”
“Già, e non mi sono limitato solo a riunire i nostri amici”
“Che vuoi dire?”. La risposta a questa domanda fu Tobli, il nanetto che aveva sempre in testa quel buffo cappello a forma di testa di papera, tant’è che quasi sembrava fosse la sua faccia.
“Salve Yuna, è un piacere rivederti”
“Ciao Tobli, ci sei anche tu allora?”
“Sì, Tidus mi ha fatto richiesta di tirar su uno spettacolino”
“Uno spettacolino?”, Yuna era esterrefatta: addirittura lo spettacolo e solo per il loro anniversario.
“Ma… ma Tidus, non ti sembra di aver esagerato un pò? E’ solo un anniversario”
“Non è solo un anniversario per me. Io considero quel giorno di 3 anni fa come il più bello che la vita mi potesse dare; voglio fare di tutto per non dimenticarlo e voglio che nemmeno tu lo dimentichi”; Yuna era al settimo cielo, tanto che iniziò a versare lacrime. E sentiva che non le bastava piangere per sfogare la sua incontenibile felicità; le venne tanta voglia di cantare. “Chi ha una radio a batterie?” chiese a tutti i presenti, Compagno rispose “Ce ne dev’essere una sulla Celsius nelle cabine, forse è ancora…” ma non finì di parlare che Yuna già si diresse sull’aeronave e dopo qualche minuto ne uscì con in mano la radio di Compagno e una musicosfera. Dopodichè si diresse verso il carro di Tobli che conteneva attrezzi vari per gli intrattenimenti, spostò un pò di roba facendosi abbastanza spazio per salirci sopra. Con sè aveva la sua looksfera Soubrette: la usò e in un secondo era vestita col suo costume blu da cantante, con tanto di microfono in mano. Lo accese e parlò a tutti i presenti “Tidus, Rikku, Paine, amici… grazie a tutti voi. Se permettete inizierò io con lo spettacolo”. Detto questo inserì la musicosfera nella radio e selezionò un brano in particolare: il suo preferito.


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