[Fan Fiction] Pausa caffè

Autore: alister_ [Profilo]

Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy

Disclaimer: Tutti i personaggi descritti appartengono ai rispettivi proprietari.

Genere: Generale

Rating: giallo

Introduzione

Una sigaretta, un caffè, un’ora buca. Un’insegnate insicura e uno studente arrogante.
[Seifer/Quistis, pre-game]

Pausa caffè

Pausa caffè
Come un carcerato durante la sua ora d’aria, Quistis sgattaiola rapida fino in giardino: vuole godersi appieno i suoi cinquanta minuti di pausa dalla routine quotidiana, sorseggiando un bel caffè e beandosi della brezza primaverile che preannuncia la stagione degli esami.

Esce e i suoi occhi si stringono per un attimo, feriti dall’improvviso cambio di luminosità; quando torna a mettere a fuoco l’esterno, le labbra le si curvano involontariamente in una smorfia.-E’ proibito agli studenti uscire in giardino durante le ore di lezione-, annuncia, asettica, alla figura slanciata che rovina i suoi piani di tranquillità.

-Ne sono a conoscenza, professoressa-, ghigna il suo studente più problematico, aspirando una lunga boccata di fumo dalla sua sigaretta. -In quanto capo del Comitato Disciplinare, mi sto accertando che nessuno infranga le regole-.

-A me sembra piuttosto che tu ne stia infrangendo un’altra fumando-.

Seifer risponde con un altro ghigno. Non è capace di sorrisi veri, sinceri, affabili, ma soltanto di espressioni sprezzanti e sardoniche come quella.

Camuffa il suo nervosismo – lui la irrita, la agita, sempre e comunque – con un sorso di caffè.

-E la lezione di strategia militare?-, chiede poi.

-Nulla che non abbia già sentito-.

-Sarò costretta a farti mettere una nota-.

-Prego-, la invita lui, facendo cadere della cenere sull’erba immacolata del Garden. Ogni sua azione meriterebbe un richiamo disciplinare: c’è disprezzo per le regole persino nel modo in cui si guarda attorno. Ma, soprattutto, c’è disprezzo per lei in ogni espressione, gesto o parola che le rivolge.

-Che intenzioni hai, Seifer? Farti bocciare per la quarta volta?-, sospira Quistis, rimescolando nervosamente il suo fondo di caffè. -E pensare che il tuo primo esame l’abbiamo fatto insieme-.

Un sorriso obliquo si dipinge sul volto di Seifer, prima che aspiri l’ennesima boccata di fumo. La sigaretta ormai si è ridotta a un mozzicone.

-Me lo ricordo bene, caposquadra Trepe-.

Eccolo, tutto il disprezzo che nutre nei suoi confronti. Per lui è sempre stata una nullità, e piuttosto che prendere ordini da lei ha preferito farsi bocciare. Nella sua ottica, Quistis Trepe è sempre stata una fallita ligia alle regole. Glielo ricorda in ogni momento con così tanta veemenza che ormai se n’è convinta anche lei.

-Senti, Seifer, cercherò di metterci una buona parola per te. Ti raccomanderò come caposquadra, ma tu dovrai comportarti in maniera responsabile, d’accordo?-

-E perchè dovresti farlo? Non vuoi premiare il tuo pupillo?-

Seifer getta la cicca a terra, e si volge a guardarla. Si sente nuda e vulnerabile sotto quegli occhi freddi.

-Forse voglio soltanto liberarmi di te-.

La frase le scivola fuori dalle labbra come reazione automatica mentre si stringe nelle spalle.

Dopo un attimo di perplessità, Seifer torna a sorridere, strafottente, e se ne va con un cenno del capo.

-Grazie-, mormora passandole accanto, e Quistis non riesce a vedere se stia ancora ghignando o se le sia davvero riconoscente.