[Fan Fiction] Il Vangelo degli Schiavi: Capitolo 4: Vangelo Proibito – Premonizioni di un Pazzo

Il Vangelo Proibito: premonizioni di un pazzo

Un giorno, lo leggo nei occhi traditori di Yevon, Sin scomparirà per sempre. Quel giorno arriverà quando un eretto purosangue salverà Spira e svelerà i segreti oscuri degli uomini che stanno in alto e porterà la speranza vera e la verità sul mondo intero…

Un giorno, lo leggo nella sabbia dorata di Bikanel, il deserto divorerà anche le ultime macchine dei suoi prigionieri, il mantello del sole coprirà anche l’unica casa dei pagani, ma gli Albhed afflitti e senza casa troveranno infine un riparo così in alto che l’odio degli yevoniti non li potranno raggiungere, anzi, con codesta dimora così alta verso il cielo, i pagani porteranno un canto di vera speranza e salveranno Spira dalla sua più grande piaga.

Un giorno, lo leggo nel vento, le nubi che hanno sempre coperto la cima del sacro monte Gagazet verranno dissipate dal passaggio di una nave che vola nel cielo, che nel suo volo porterà l’inno di Yevon a tutte le genti afflitte.

Un giorno, lo leggo nella cenere, tutti troveranno la pace che desiderano. Sia gli Yevoniti, che gli Albhed. Sia i vivi che i morti. Qualcuno infatti verrà e con coraggio libererà gli intercessori, perché di Eoni non ne serviranno mai più.

Un giorno, lo leggo nel tempo, verrà qualcuno che non farà altre promesse alla gente di Spira, ma manterrà quelle già fatte. Fino alla fine.

Un giorno, lo leggo nel riflesso dei fucili che i templari mi punteranno contro, verranno a prendermi e mi accuseranno di aver parlato contro Yevon. Poi mi accuseranno di coesione pagana con gli Albhed e mi condanneranno. Il mio vangelo sarà proibito dal Clero, ma nessuna fiamma sarà abbastanza potente per bruciare il futuro.

Dagli scritti di un blasfemo che credeva di essere un profeta.

Nota: il brano appena letto è solo una pagina del libro “Fonti Storiche Incerte” scritto da un veggente che diceva di aver avuto una visione riguardo al mondo di Yevon. La pagina, dopo la sconfitta di Sin ritrovata e considerata come relitto di un testo sacro, fu ritrovata per sbaglio in un anfratto della via Micorocciosa, dove il veggente senza nome diceva di ricevere queste “illuminazioni”, da un miliziano della squadre di Nooj, durante la prima ricerca di sfere che riprendessero il passato di Spira. Il documento è tutt’ora conservato in una teca di vetro nel tempio di Djose, la base degli Automisti che, commossi e intristiti riguardo alla premonizione sulla loro amata Base perduta, decisero di esporre la pagina nella loro nuova sede, in ricordo ai coraggiosi Albhed che dovettero lasciare casa e andar via.


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