[Fan Fiction] Il nome di un Eroe

Autore: Nemeryal [Scrivi]

Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life

Rating: verde

Disclaimer: I personaggi di Final Fantasy IX non mi appartengono,
ma sono di proprietà dell’ormai defunta Squaresoft ©
e di Hironobu Sakaguchi ©
Se fosse il contrario, in questo momento
Sarei con i Tantalus a Lindblum.
Oppure a Toleno.
O a Madain Sari.
…Ancora meglio, nel Bosco dei Chocobo.

Introduzione

Ho combattuto Mostri sempre diversi e li ho domati, portandoli dalla mia parte e la loro lealtà è stata la mia ricompensa. Strane creature dal sottosuolo e ammantate di passato hanno legato la loro strada alla mia, sotto la doppia luce delle Due Lune. Alexandria chiama il suo Eroe, ma non sarò io a rispondere. Non è mio il nome che chiama. Ma, quand’anche dovessi sparire tra travi e mura cadenti, fatemi almeno questo favore: ricordatevi di me.

Il Nome di un Eroe

Non mi dispiacerebbe un bel Sospiro di Regina. Né il sospiro della cameriera che era solito portamelo, ai bei tempi.
Bei tempi..quanto tempo potrebbe essere davvero passato? Ho come l’impressione che le fiamme abbiano sgretolato non sono le case, non solo le strade, ma anche lo scorrere dei giorni
Ora, Alexandria invoca un eroe: con voce arsa dal fuoco e occhi secchi per il troppo piangere, chiama e prega, tende le mani al cielo nella speranza che dalla notte livida arrivi il Salvatore e non emerga il volto del Mostro.
Ho visto il Castello di Alexandria, la sua Lama di Cristallo svettante contro il cielo: potevo distinguerla chiaramente, a dorso di Chocobo, dal fondo della valle, tanto era alta sopra la Nebbia. Dal pennone di una Nave ho osservato il Castello di Lindblum tingersi dei colori dell’alba e ridere del cicaleccio che frullava lungo le strade lastricate.
Entrambi mi erano così vicini da poterli toccare con mano.
Ho combattuto Mostri sempre diversi e li ho domati, portandoli dalla mia parte e la loro lealtà è stata la mia ricompensa. Strane creature dal sottosuolo e ammantate di passato hanno legato la loro strada alla mia, sotto la doppia luce delle Due Lune.
Alle volte perdevo, lo ammetto, e chi prima mi era alleato si rivoltava contro di me. Ma era solo un gioco di moneta, di testa o croce,una battaglia continua dove anche le armi potevano rivelarsi a doppio taglio se usate senza una strategia ben precisa. Magie e numero non facevano la differenza. E, oh..io l’ho visto, sì, quell’Essere. Come scordarlo? L’ho visto, l’ho temuto. L’ho lanciato in battaglia, credendo che mai avrebbe abbandonato il mio fianco.
Ogni mia convinzione è divenuta cenere al soffio del Drago. E ora la città giace nel suo letto di lapilli e cadaveri.
Alexandria chiama il suo Eroe, ma non sarò io a rispondere. Non è mio il nome che chiama. Ma, quand’anche dovessi sparire tra travi e mura cadenti, fatemi almeno questo favore: ricordatevi di me.
Dell’Eroe che vide Castelli e Animali, che affrontò Eidolons, Mostri e Creature Speciali. Che salì su Navi e combatté con Armi e Magie.
Ricordatevi di questo mio nome, che nessuno ha mai conosciuto.

Per sempre vostro,
Jack della Traversa.

Note di Fine Pagina

Amo così tanto Final Fantasy IX, eppure non vi ho mai scritto una fan fiction sopra.
Ho ricominciato per la..non so neanche io che numero ho raggiunto, questo gioco (è tradizione, ormai, farlo almeno una volta l’anno!) ed è venuta l’ispirazione.
Il momento è quello dopo l’attacco su Alexandria da parte di Kuja. Che Jack della Traversa si trovasse lì al momento della distruzione della città è una mia invenzione.
Spero si capiscano tutti i riferimenti al Tetra Master!
Alla prossima (forse!)
Nemeryal